Scompare Takao Saitō: morto l’autore del manga più longevo nella storia del fumetto giapponese, Golgo 13

Takao Saitō, leggendario mangaka e creatore di Golgo 13, è morto la settimana scorsa, 24 Settembre, nella sua città natale, Wakayama. Nato nel 1936 Saitō debuttò con il manga Kūki Danshaku nel 1955. Successivamente ha pubblicato il manga Sagashiya hage Taka Tōjō!! nel 1968. Il Sessantotto fu un anno cruciale, dato che nello stesso anno venne lanciato anche la sua opera magna, Golgo 13.

Il manga che vede protagonista il sicario professionista Duke Togo è tuttora il manga più longevo della storia, secondo solo a One Pice quanto a numero di capitoli pubblicati. L’opera valse al suo autore una grande quantità di premi, tra cui il prestigioso Japan Cartoonists Association Grand Prize award. Una carriera ricca di soddisfazioni e riconoscimenti personali, tra cui l’Ordine del Sol Levante di IV Classe, consegnatogli dal governo giapponese nel 2010.

Il mangaka è scompaso a ottantaquattro anni, in seguito a una lunga battaglia contro il tumore al pancreas.

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Golgo 13 non è ancora morto: lo staff di Takao Saitō proseguirà l’opera dell’autore defunto

Scompaso Takao Saitō il manga non verrà chiuso. Poco prima della morte l’autore ha infatti espresso una sua ultima volontà, quella che il manga continuasse. Toccherà quindi ai suoi collaboratori, riuniti sotto l’etichetta Saitō Productions, continuare a raccontare le missioni di Duk Togo in giro per il mondo.

Insomma, la scomparsa dell’autore non sarà la fine di Golgo 13, che potrà quindi giungere a conclusione nella sua maniera naturale, grazie all’operato dello staff del mangaka. Una fortuna per i lettori e per lo stesso autore che, poco prima di spegnersi, è riuscito a rendere nota la sua ultima volontà.

Ora toccherà ai suoi collaboratori e ai suoi lettori portare avanti la sua volontà, consapevoli che il mondo del fumetto giapponese è stato privato di una delle sue penne più amate.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.