Lo strano caso di Mr Wayne & The Batman?

I lavori per The Batman sembrano ancora in alto mare. Poco si sa sugli interpreti, incluso il protagonista, e la trama. Chi, tuttavia, sembra credere ancora a viva forza nel progetto, è il regista, Matt Reeves.

In un recente incontro con la stampa gli è stato chiesto un pare sulla psicologia del personaggio. Chi dei due è la vera identità? Bruce Wayne o l’Uomo Pipistrello? Domanda che fa parte della psiche del personaggio dalla sua nascita, e a cui lo stesso regista ha provato a fornire una risposta.

“Accidenti, questa è una domanda difficile”, ha detto Reeves. “Penso che sia interessante, perché una delle cose che ho trovato più affascinanti, proprio mentre stavo lavorando alla storia, era guardare indietro a Jekyll e Hyde. All’idea del proprio sé-ombra, all’idea che tutti nascondiamo al nostro interno tutti più identità. Sono diversi aspetti di ciò che siamo, e penso che ci siano dei momenti in cui forse la vera identità di Bruce non sia realmente quella del magnate, ma che sia quello il suo travestimento. Ci sono altre volte in cui Batman è il travestimento, ma ci sono momenti in cui la sua vera essenza viene fuori, perché pur essendo nascosto una sorta di lato istintivo emerge”.

“Non è una domanda facile a cui rispondere, in quanto penso che siamo tutti costituiti da tanti aspetti diversi di noi stessi, che ci rendono quel che siamo. Non so se potremmo mai ridurre qualcuno a una parte di ciò che è realmente. Questa è l’aspetto affascinante del personaggio di Batman: in lui c’è una luce molto intensa che brilla sul suo lato oscuro. L’idea è incredibilmente eccitante. Fa parte di ciò che mi rende divertente lavorare su The Batman”.

(fonte: Indiewire.com)

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.