Niente comparto online per The Last of Us Part II su PlayStation 4?

L’assenza di Sony all’E3 2019 ha aumentato la curiositĂ  verso i suoi giochi, tra cui il piĂ¹ atteso è certo The Last of Us Part II.

Il desiderio dei fan di conoscere novità sul titolo di Naughty Dog è grande, ma non tutte le notizie potrebbero essere positive. Le ultime nuovo arrivano infatti per la modalità online del gioco che potrebbe non essere incluso su Ps4.

Questo nonostante Naughty Dog abbia detto in passato che la componente online sarĂ  importante per il titolo. Ma andiamo con ordine.

La confezione di PlayStation 4 Days of Play Edition riporta che diversi giochi non prevedono una componente online. Tra questi è presente proprio The Last of Us Part II. Viene da sĂ© che sull’attuale console Sony non sarĂ  possibile avere una componente multiplayer.

The Last of Us 2 febbraio

Per contro non ci sono state smentite da parte di Naughty Dog sull’online. Questo potrebbe essere spiegato molto semplicemente col fatto che anche il secondo capitolo del gioco, come il suo predecessore, sarĂ  un titolo cross-gen, e avrĂ  quindi una versione migliorata destinata alla console di nuova generazione.

Al momento attuale possiamo solo fare delle congetture. Non è escluso che il gioco possa aver subito delle variazioni, ma qualcosa di così massiggio senza dubbio sarebbe stato degno almeno di un comunicato da parte della software house.

Dopotutto per quanto riguarda il giorno mancano ancora annunci relativi alla data di lancia e, soprattutto, alla piattaforma. I tempi per l’arrivo della prossima generazione stringono e un The Last Of Us 2 su PlayStation 5 non appare un’ipotesi così improbabile.

In attesa di novitĂ  vi invitiamo a esprimere il vostro parere! Siete dispiaciuti dell’assenza della parte online su Ps4? Pensate possa essere inserita su PlayStation 5? Diteci cosa ne pensate lasciandoci un commento!

(fonte: PSU.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.