The Witcher: secondo Sapkowski l’adattamento di The Witcher è peggiore dei suoi libri, ma è giusto che sia così

Come sappiamo il The Witcher di Netflix prende spunto dai libri di Sapkowski piuttosto che dai videogiochi di CD Projekt RED, e così è inevitabile un confronto tra le due opere, che a quanto pare ha fatto anche lo stesso scrittore. Il risultato? I suoi libri sono meglio, e va bene così.

Lo stesso Sapkowski ne ha parlato durante una recente intervista: vediamo insieme cosa ha detto lo scrittore polacco.

the witcher sapkowski

“Non è bello come i miei libri, ma è così che funzionano gli adattamenti. Gli adattamenti di ogni genere e ogni media, possono essere descritti in forma di Curva, la Curva di Gauss. Questa curva ricorda, come saprete o meno, non so se è stata insegnata in tutte le università, ma insomma ricorda una grande tetta. E si può dire che in basso a tutto in questa curva ci siano gli adattamenti orribili. Sono davvero brutti e lontani dall’originale, e ti deprimono. Poi si sale, e man mano che si sale questa Curva di Gauss ci sono gli adattamenti che noi percepiamo come peggiori dell’originale. Niente di più, solo peggiori. E poi continuando a salire ci sono quelli che sono migliori. Sono una grade rarità, faresti prima a trovare una tartaruga di palude a Ner, che quel genere di adattamento. Ma esistono. Personalmente ne conosco almeno tre”.

Dunque per lo scrittore l’interpretazione data da Netflix alla sua opera è peggiore della sua, ma non così terribile. Tornando agli adattamenti migliori dell’originale, Sapkowski ha detto: “Esistono. Forse non in Polonia o a Ner, ma esistono. In genere gli adattamenti sono sempre peggiori, sempre. Se fossero sempre migliori ti toccherebbe tornare a scuola, no?”

Che ne pensate delle sue parole? E voi preferite il The Witcher di Netflix o quello di Sapkowski?

(Fonte: Redanian Intelligence)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.