Guida alle testate fresche di rilancio.

Secret Wars, ormai, è storia. Dalla sua conclusione Marvel ha generato, come da buona abitudine post-reboot, tutta una serie di nuove serie che noi di Stay Nerd, ovviamente, abbiamo recensito per voi. Le nostre prime impressioni sono, per definizione, basate sui primi numeri delle testate uscite nell’ultimo mese e mezzo (l’ultimo numero 1, dei Nuovissimi X-Men, è appena della settimana scorsa). Prima di passare a sviscerare gli esordi dei nostri super-tizi preferiti uno per uno, tuttavia, dobbiamo fare un paio di premesse, ovvero…

secret wars

COSA RIMANE DOPO SECRET WARS?

L’effetto più grande della suddetta maxi-serie è stato quello di cancellare la separazione che sussisteva tra i due grandi universi Marvel, il classico e l’Ultimate, creando un unico, nuovo, universo principale dove sono riuniti tutti i supereroi e supercattivi, con qualche piccola eccezione (Spider-Gwen e 1872 si svolgono ancora in universi paralleli).

Nel ri-creare ogni universo si è tenuto conto del relativo status precedente. Ci sono stati, però, dei cambiamenti. Innanzitutto, dato che Reed Richards e Susan Storm sono impegnati a ricreare gli universi distrutti prima di Secret Wars, i vecchi Fantastici Quattro non ci sono più (proseguite l’articolo per scoprire la sorte di Ben Grimm, a.k.a. la Cosa, e Johnny Storm, la Torcia Umana). L’ultimo Spiderman dell’Universo Ultimate, Miles Morales, è stato trasferito nell’universo con gli eroi di “serie A”. Infine, essendo il Wolverine classico ancora morto, al suo posto X-23 (clone femminile di Wolvie) è la nuovissima Wolverine e Vecchio Logan, originario di un universo parallelo post-apocalittico, è stato spostato nell’universo principale dove fa un po’ le veci, con qualche anno in più sulle spalle, dell’eroe scomparso. Altre piccole novità ci sono ma, beh, ve ne parleremo direttamente testata per testata.

Daredevil

DAREDEVIL

Il costume nero è riflesso di un ritorno ai toni dark delle run di Bendis e Brubaker. C’è un nuovo super-aiutante, Blindspot. La doppia identità di Daredevil, prima di Secret Wars di pubblico dominio, è di nuovo nota unicamente al vecchio amico Foggy. E Matt Murdock non fa più l’avvocato difensore, bensì quello dell’accusa. Insomma, tanti cambiamenti, ma la serie com’è? Non male ma, paradossalmente, l’inizio è dei più deboli degli ultimi anni. Ciò si deve alla qualità elevata e costante delle storie precedenti, dai toni solo apparentemente più leggeri. E la maggior parte delle novità sono di fatto passi indietro nello sviluppo di un personaggio che forse era meglio esplorare ancora un po’, prima di ricambiare direzione. Bello il nuovo villain, Tenfingers.

Sintesi: un buon numero, ma con la sensazione che si potesse fare di più.

Giudizio: consigliato ai fan più nostalgici.

Ant-Man

LO STUPEFACENTE ANT-MAN

Qui, decisamente meno cambiamenti. La serie aveva già esordito poco prima di Secret Wars (in conveniente concomitanza con il film), e rispetto a quella non cambia nulla, né narrativamente né artisticamente. Ma questo non è necessariamente un male: Ant-Man è ancora un fumetto divertente, irriverente, fresco e dall’evidente somiglianza stilistica con altre serie stand-alone dedicate a eroi minori, Occhio di Falco su tutte.

Sintesi: il mondo non rischia la distruzione ogni due pagine ma le vicende riescono comunque ad appassionare e strappare sorrisi.

Giudizio: promosso, anche per continuità.

amazing spiderman

AMAZING SPIDERMAN

La testata è piena di serie, tuttora in evoluzione: oltre allo Spiderman classico, Spiderman 2099 (ma trasportato nel presente), Spiderwoman, Silk, Miles Morales e Web-Warriors. Essendo un’uscita quindicinale, alcuni eroi probabilmente si alterneranno. Il problema è che con tante cose in pentola, è difficile mantenere una qualità sia costante sia ben distribuita. Peter Parker, arricchito, super-tecnologico e multi-tasking, somiglia molto a un nuovo Tony Stark, ed è indubbiamente carismatico. Miles Morales, Silk e Spiderwoman (incinta) promettono interesse a pacchi, ma è ancora presto per dire alcunché.

Sintesi: tanta carne al fuoco, non tutta ben cotta fin da subito.

Giudizio: imprescindibile per i fan del ragno, per gli altri meno.

Spidey

SPIDEY

Testata dedicata esclusivamente alle prime avventure di un giovane Peter Parker, quindi, a rigor di logica, ambientata nel passato. Inaspettatamente, queste avventure esagerate, comiche, dinamiche… in una parola, adolescenziali, funzionano meglio di quelle del Peter Parker cresciuto e arricchito. Probabilmente perché riportano il lettore alle origini e all’essenza dell’Uomo Ragno, un liceale un po’ (tanto) sfigato che ha ottenuto per caso dei superpoteri e si trova diviso tra la propria timidezza di ragazzo e lo charme impertinente da supereroe. I disegni non sono perfetti ma tutto sommato fanno il proprio sporco lavoro.

Sintesi: le prime avventure di Spiderman, con liceo, cotte e rivali in amore. C’è da aggiungere altro? Davvero una bella sorpresa.

Giudizio: per amanti di Spiderman, ma anche dei supereroi con superproblemi in generale.

Iron Man

INVINCIBILE IRON MAN

Bendis e Marquez partono a razzo su un Iron Man dal look rinnovato. Personaggi noti e non in ruoli nuovi, azione e intrighi, bei dialoghi e bei disegni, il tutto orchestrato con mano sapiente. Anche se il rischio che il vizietto di Bendis, cioè di fare bei fumetti senza che vi succeda niente dentro, è ancora dietro l’angolo. Dopo il pessimo Superior Iron Man, comunque, vi sembrerà di leggere oro su carta patinata.

Sintesi: l’aria fresca di novità si sente e fa benissimo al personaggio. Cast e storia, in questo inizio, convincenti.

Giudizio: da seguire con interesse, per la riconferma.

uncanny avengers

GLI INCREDIBILI AVENGERS

La testata si divide tra una serie grossa e “di copertina”, gli Incredibili Avengers della Squadra Unione (ora comprensiva di Inumani), e una di supporto, Ms. Marvel. Ironia vuole che la prima sia deludente e inconsistente, mentre la seconda diverte e appassiona con delicatezza e maturità rarissime. Ms. Marvel, pur trattando avventure “piccole” è ormai un punto fermo di qualità artistica, narrativa e persino culturale. Per quanto riguarda la nuova Squadra Unione, invece, ancora non ci siamo: eroi male assortiti, più antipatici di quel che dovrebbero e disegni stranianti e confusi.

Sintesi: male gli Avengers, molto bene le nuove avventure di Kamala Khan.

Giudizio: per ora, da acquistare solo per Ms. Marvel

new avengers

I NUOVISSIMI AVENGERS

Altra testata strapiena di roba e a uscita quindicinale. A differenza degli altri (incredibili) avengers, qui la formula degli “amici per caso” funziona molto meglio. La squadra, poi, è davvero piena di nuove entrate: Iron Man, il nuovo Cap. America (Sam Wilson), la nuovissima Thor, Nova, Visione, Ms. Marvel e “baby Spiderman”, cioè Miles Morales. Per quanto riguarda le serie minori, ce n’è qualcuna degna di interesse (Squadrone Supremo, i nuovi Ultimates) e altre bellamente ignorabili (Illuminati e New Avengers).

Sintesi: essendoci parecchia qualità alla base, in questo caso la quantità non guasta affatto. La migliore testata di gruppo.

Giudizio: consigliato.

thor

LA POTENTE THOR

Anche qui, come per Ant-Man, si tratta di una serie già rilanciata recentemente. Persino il fatto che Thor sia una donna, ormai, quasi non è più una notizia. La novità è che ora sappiamo di chi si tratta (Jane Foster) e conosciamo le sue difficoltà. Jane ha un cancro terminale e ogni volta che, per fare la cosa giusta, si trasforma grazie a Mijolnir, quest’ultimo annulla gli effetti della sua chemioterapia, mentre lascia intatto il cancro. Il conflitto tra l’eroina e l’umana è quindi acutissimo, pregio che si aggiunge agli evidenti splendidi disegni. Bisogna registrare, però, che l’azione è un po’ più diluita del solito. Ah, la testata contiene l’altro eroe mitico di casa Marvel, Hercules, la cui serie pur non brillando non sembra nemmeno da buttare.

Sintesi: disegni e colori splendidi fanno dimenticare un inizio un po’ povero d’azione, con la fiducia che anche quella arriverà. Hercules è una discreta variazione sul tema.

Giudizio: per fan vecchi e nuovi, da quando c’è Aaron, Thor è una sicurezza.

wolverine

WOLVERINE

Per metà la serie di X-23 come nuova Wolverine (il costume giallo in versione femminile è una figata), per metà quella di Vecchio Logan che finisce nell’universo principale dalla sua dimensione post-apocalittica. Questa testata, per intero, è una bella scommessa: riusciranno due versioni alternative dell’iconico Wolverine… a sostituire l’iconico Wolverine? Il primo numero è godibile, pur non presentando niente di eccezionale. I disegni di Sorrentino su Vecchio Logan hanno uno stile molto particolare, potreste amarli oppure odiarli facilmente, a prescindere dal resto.

Sintesi: inizio discreto per una serie ad alte aspettative. In futuro servirà di più, per adesso è un salto nell’ignoto.

Giudizio: se siete fan di Wolverine e siete aperti a grosse novità, questa è la testata per voi.

Dr strange

DOCTOR STRANGE

Già una serie standalone sul Dr. Strange è, di per sé, una grande notizia. Poi quando la leggi e scopri che è anche piena di azione, battute e visuali uniche sulle dimensioni magiche cui solo il “Dottore” e pochi altri possono accedere, ti chiedi proprio perché non l’abbiano fatta prima. Probabilmente perché prima non stava per uscire un film con Benedict Cumberbatch. Ma, operazioni commerciali a parte, il primo numero è un fumetto col botto. Dal numero 2 in avanti conterrà anche un episodio al mese di Scarlet Witch.

Sintesi: nel mucchio, questo primo numero è il migliore per stile e contenuti. Se Scarlet Witch sarà bella la metà di quanto lo è Doctor Strange, la testata si riconfermerà un gioiello.

Giudizio: da seguire a occhi chiusi.

Sam Wilson Cap

CAPITAN AMERICA: SAM WILSON

Altra bella serie, che è addirittura migliorata da prima a dopo Secret Wars. Sam Wilson, ex Falcon, è il nuovo Cap. America da quando, sottratto il siero del super-umano dal sangue di Steve Rogers, quest’ultimo è invecchiato di colpo, rinunciando al “mantello” e allo scudo (e finendo a dirigere la Squadra Unione, in Incredibili Avengers). Sam, comunque, realizza di non poter essere lo stesso Cap. America e decide quindi di fare le cose a modo suo. Un esempio? Si schiera politicamente a favore di uno dei due partiti americani (non è specificato quale, ma scommettiamo dollari contro banane che si tratta del Partito Democratico), attirando su di sé l’ammirazione di mezza America e l’odio dell’altra metà. La relazione amorosa con la carismatica Misty Knight fa il resto. Dal numero 2 contiene anche l’intrigante western 1872, con protagonista lo sceriffo indiano Red Wolf.

Sintesi: storia appassionante e ben raccontata, impreziosita dai disegni eccezionali. Un Cap. America tutto nuovo che non fa rimpiangere il precedente.

Giudizio: acquisto obbligatorio.

guardians

GUARDIANI DELLA GALASSIA

Niente di nuovo sotto il sole. Ed è strano, perché i Guardiani hanno due nuovi membri: Ben Grimm, ex Cosa dei Fantastici Quattro, e la mutante Kitty Pryde nei panni di Star-Lord, data l’assenza di Peter Quill, impegnato a fare l’imperatore del proprio pianeta. Gli altri sono i soliti noti (compreso Venom, in squadra già da un po’). Per adesso, comunque, l’inizio ci porta un’altra volta nello spazio, ripresentandoci il gruppo che, nonostante le matricole, fa più o meno le solite cose. È un peccato, viste le infinite possibilità che offre l’universo, no?

Sintesi: inizio prudente da sei politico. Rimaniamo in attesa che, grazie a qualche minaccia superiore o alla love story in sospeso tra Peter e Kitty, la serie cominci davvero.

Giudizio: neutro, per amanti dello spazio.

raccoon e starlord

ROCKET RACCOON & IL LEGGENDARIO STAR-LORD

Primo numero davvero fiacco. L’episodio di Rocket è un team-up con Deadpool, che inizia e si conclude senza grosso clamore. Nella speranza che le prossime storie del procione spaziale abbiano maggiore propensione alla continuità, ci resta il primo episodio delle origini di Peter Quill, o meglio, delle origini della sua carriera spaziale. Questa metà della testata parte vagamente meglio, ma senza vere sorprese.

Sintesi: numero per metà debole e per metà scontato. Non proprio il massimo, sicuramente non abbastanza per giustificare l’acquisto di una testata ad hoc separata da quella dei Guardiani.

Giudizio: per ora, sconsigliato.

Inhumans

GLI INCREDIBILI INUMANI

La trama di fondo è interessante, pur coinvolgendo lo spauracchio di molti lettori di fumetti: i viaggi nel tempo. Quanto mai intrigante la presenza, tra gli Inumani, del mutante Bestia, per motivi scientifici (la nebbia terrigena rilasciata da Freccia Nera ha effetti molto gravi sui Mutanti, Bestia è determinato a scoprire perché e a prevenirlo), e Johnny Storm, per interessi amorosi nei confronti di Medusa. Peccato che ormai sia tornato anche Freccia Nera, il quale non sembra prenderla affatto bene…

Sintesi: trama ricca di elementi diversi ben coordinati e disegni sopra la media.

Giudizio: meritevole di una chance, anche per chi non ama gli Inumani.

X-Xmen

GLI STRAORDINARI X-MEN

Il rilascio globale delle nebbie terrigene ha causato la sterilità, se non addirittura malattia e morte, a tantissimi mutanti in tutto il mondo. Gli umani, da parte loro, hanno ricominciato a perseguitare i portatori del gene X, credendoli infetti e pericolosi per la propria salute. Tempesta, ovviamente, come direttrice della scuola per giovani dotati non poteva starsene con le mani in mano e decide di trasferire studenti e compagnia bella… all’inferno. Che ruolo avranno in tutto ciò il Vecchio Logan e Jean Grey? E come si può sventare l’ennesima minaccia alla sopravvivenza dei Mutanti? Nel bene e nel male gli X-Men sono una costante. Lo sono per il simbolismo intrinseco e per la grande quantità di azione sempre presente nei loro albi.

Sintesi: non differisce molto dall’ennesima serie sui Mutanti, ma questo primo numero è un buon mix di azione e emozione.

Giudizio: discreto, diventa ottimo se vi sentite dentro dei portatori del gene X.

N-X-men

I NUOVISSIMI X-MEN

Ancora mutanti, in salsa adolescente. Qui si raccontano le avventure degli X-Men originali (più un paio di nuove leve), portati nel futuro ancora giovani per salvarlo e poi tornare indietro. Ebbene, dopo anni di pubblicazioni sono ancora nel futuro, insieme alle loro versioni adulte, e non sembrano intenzionati a lasciarlo. Lasciando stare le strane complicazioni editoriali di un viaggio nel tempo di troppo, questa serie convince comunque meno di altre, ma potrebbe essere per l’accoppiata totalmente inedita del team creativo, cui magari serve qualche numero per entrare nel vivo della storia. Speriamo.

Sintesi: giovani X-Men contro mutanti terroristi. Azione e trama leggermente troppo confuse. Non una falsa partenza, ma quasi.

Giudizio: solo se adorate il brand e l’altra testata X non vi basta.

Deadpool

DEADPOOL

Il solito Deadpool, poco altro da aggiungere. Tanta ironia, tanta azione, niente mezzi termini. Il mercenario chiacchierone non sembra minimamente scalfito da reboot e rilanci, rimane sempre se stesso. Che lo odiate o che lo amiate, lui non cambia.

Sintesi: Deadpool, in stile Deadpool.

Giudizio: dipende se vi piace Deadpool.