Una relazione è il nuovo film di Stefano Sardo, disponibile su Amazon Prime Video

Cosa succede quando una storia d’amore è agli sgoccioli? Quali sono i modi per affrontare un’imminente fine? Una Relazione, il nuovo film di Stefano Sardo uscito il 13 settembre 2021 nelle sale e disponibile ora su Prime Video, affronta con un tono bitter-sweet un affetto che va oltre ogni aspettativa.

Un abbraccio, una carezza, un bacio. Poi un prato, un uomo e una donna. Queste sono le prime inquadrature del nuovo film di Stefano Sardo, affermato sceneggiatore alle prese con il suo primo lungometraggio da regista. I protagonisti sono Guido Caprino e Elena Radonicich, ossia Tommaso e Alice, un musicista e un’attrice che stanno insieme da quindici anni. Tanto tempo passato insieme, ma qualcosa non va, anzi, continua a non andare. È così che, durante una cena, annunciano ai migliori amici la loro imminente separazione, con la condizione che avvenga per gradi, in modo tale da non rovinare il loro rapporto.

Ma è possibile farlo? A logica sì. Nel cinema, soprattutto, anche. Tutto sembra filare liscio: i due continuano a vivere insieme, sono incredibilmente civili e cortesi l’uno con l’altro, escono, ridono, sono separati e, per loro, tutto ciò è normale. È quasi una sfida, sono convinti che quella sia la strada giusta da seguire. Gli amici non riescono a spiegarselo. Vedono che ce la stanno facendo davvero, e quasi si complimentano con la “ex” coppia. Tommaso e Alice si vogliono davvero bene, dopotutto. Ma l’amore, ahimè, è un’altra cosa. Da che la situazione sembra essere totalmente surreale, succede qualcosa che fa tremare il tutto. La vita vera irrompe nella loro – neanche tanto, apparentemente – ardua impresa, e loro non sono più così determinati nella riuscita del loro progetto.

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A guardare questo film, inquadratura dopo inquadratura, ogni scena potrebbe ricordare una famosa citazione de Il Piccolo Principe: “per ogni fine c’è un nuovo inizio”. Dopotutto, una relazione di quindici anni avrà resistito per così tanto tempo per un motivo. C’è sempre un modo per recuperare, ricostruire qualcosa dalle macerie, e, sicuramente, ne vale la pena. Questa, però, è la speranza di uno spettatore molto coinvolto e, di conseguenza, speranzoso. È qui che il piano cinematografico e quello reale cominciano a incontrarsi. Quando l’amore, forse, non basta più. Quando tutti gli sforzi possibili non sono abbastanza. Ed è molto facile cadere in errori irreparabili.

È così che Sardo, anche autore della sceneggiatura insieme a Valentina Gaia, mette in crisi quella che sembrava essere una storia d’amore da favola. Quella che resiste, che non riesce a finire, supera le difficoltà. E, che sia chiaro, non si tratta mica di un matrimonio. Qui non è messo in discussione un vincolo, un accordo. È un qualcosa che sta prima, alla base: l’amore puro e fine a sé stesso. Certo, ci si pensa comunque alla cerimonia, come anche ad avere dei figli, ma ancora non si è arrivati a quel punto. L’unico problema è che sono comunque passati quindici anni, ed è duro prendere una scelta risolutiva, dopo che si è cresciuti insieme.

Interpretazioni molto verosimili e ben definite, con un misterioso Caprino alle prese con un reflusso gastroesofageo costante e dal fascino del musicista e una Radonicich che dimostra che si può rinascere dopo un dolore. Li circondano quattro amici inseparabili da loro, a tratti consiglieri, tra cui spicca il compianto Libero de Rienzo, con il solito cinismo che ricorda, a malincuore, il Bart di Santa Maradona. Immagini che descrivono con immensa dolcezza l’affetto tra due persone che devono affrontare un distacco. Il tutto condito dalla musica di Tommaso, i cui brani sono, in realtà, del gruppo dello stesso regista.

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È sempre difficile descrivere un dolore, e lo è soprattutto quando pervade un percorso che porta a una rottura. Le risate dell’inizio diventano lacrime, ogni speranza è persa, e tutto sembra insormontabile. Ma c’è sempre un momento in cui la prospettiva cambia, e la crisi si trasforma immediatamente in svolta. E le lacrime ritornano sorriso. Un po’ più malinconico, magari, ma pur sempre un sorriso.
E Stefano Sardo ha colpito nel segno.

Una relazione è su Amazon Prime Video.

Sara Claro
Sono romana “de Roma”, nata nel 1995. Dopo un (noioso) percorso scientifico al liceo, mi sono laureata in Letteratura Musica e Spettacolo alla Sapienza. Amo il cinema e amo scrivere: due attività che, messe insieme, possono dare tanti frutti.