Paul Bettany dice la sua sulla teoria del villain principale di WandaVision

Che i fan di WandaVision si siano sbizzarriti a pensare ogni possibile teoria è cosa nota, ma ora a questo gioco ha preso parte anche Paul Bettany. L’interprete di Visione ha rilasciato un’intervista nel corso della quale ha detto la sua sul possibile villain dello show. In particolare si è concentrato sulla possibilità che, dietro ai misteri di Westview, possa esserci il diavolo Mephisto.

Il personaggio, creato da John Buscema sulle pagine di Silver Surfer nel 1968, è uno dei villain più potenti dell’universo Marvel. Nei fumetti ha avuto anche dei trascorsi con Wanda Maximoff, visto che la donna avrebbe preso proprio da due frammenti di Mephisto le anime necessarie a dare vita ai suoi figli, Billy e Tommy, successivamente reincarnati nei Giovani Vendicatori Wiccan e Speed.

Riguardo alla presenza di Mephisto in WandaVision tuttavia Paul Bettany non sembra essersi sbottonato più di tanto: l’attore ha commentato la teoria ma senza entrare più di tanto nello specifico.

“La scrittrice Jac Schaeffer, è un genio autentico. Penso che sia stato davvero divertente per lei vedere tutte le reazioni e le teorie dei fan e alcune di esse sono stranamente accurate. Ma di quella che che menziona Mephisto non posso parlare al momento. Semplicemente perché sono preoccupato all’idea di poter essere licenziato”.

C’è da chidersi se questo silenzio dica più del dovuto o sia solo un gioco, da parte dell’interprete, per cercare di sviare l’attenzione e le teorie dei fan. Mentre vi scriviamo WandaVision è giunto al settimo episodio, svelando uno dei primi tasselli fondamentali per comprenderne la trama. Proprio per questo lasciamo la parola a voi lettori! Cosa ne pensate della teoria che vede Mephisto coinvolto in quanto succede in WandaVision? Ditecelo con un vostro commento e partecipate insieme a noi alla discussione!

(fonte: Esquire)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.