WWE 2K21 non ci sarà: cancellato il gioco in attesa di un reboot?

La notizia era nell’aria, ma trova ora conferma: il prossimo gioco dedicato alla World Wrestling Entertaiment non si farà: WWE 2K21 è ufficialmente cancellato.

L’annuncio è arrivato tramite Twitter nel corso della scorsa settimana tramite l’account Twitter dedicato al titolo di 2K, dove la compagnia ha anche annunciato eventuali novità per il titolo. Potete leggere qui di seguito il messaggio.

“Condivideremo i dettagli sul futuro del franchise WWE 2K e alcune notizie interessanti lunedì alle 7:00 PT”.

Un avvenimento del genere era come detto abbastanza scontato. Oltre al pessimo periodo creativo della compagnia americana, dovuto al momento attuale soprattutto alla pandemia di Coronavirus, l’ultimo capitolo della saga è stato criticato ampiamente. I fan hanno considerato il nuovo gioco della WWE un disastro, a causa dei numerosi bug (potete leggere qui un nostro articolo al riguardo).

WWE 2K21 cancellato

Oggetto di critiche sono stati anche i comandi, considerati dai giocatori decisamente meno intuitivi rispetto al passato, oltre ai modelli dei lottatori, specie quelli femminili, decisamente distanti dalla realtà. Insomma, poco e nulla sembra essersi salvato dell’ultima edizione del gioco.

Quali possano essere le novità in procinto di essere annunciate da 2K è abbastanza difficile da dire. A parte l’assenza del gioco annuale per il 2021 ci si interroga su quali possano essere i piani della compagnia. C’è chi pensa a un aggiornamento del gioco, con l’inserimento di nuovi lottatori e DLC nei prossimi mesi.

Un’altra possibilità è il rilancio della saga con un nuovo franchise, abbandonando quindi la dicitura WWE 2K per una nuova serie di videogiochi. Vi aggiorneremo nel caso emergano novità.

(fonte: DualShockers)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.