I film con Robert Pattinson: sei grandi interpretazioni in altrettante opere, che potrebbero farvi ricredere sul prossimo Batman

Dopo la notizia ufficiale con la quale si annunciava Robert Pattinson come protagonista del film The Batman di Matt Reeves, in tanti hanno storto la bocca, arrivando persino a firmare petizioni online invocando un cambio di attore.

Il motivo principale consiste nel fatto che una parte della gente non consideri Pattinson un interprete in grado di calarsi nei panni di un Uomo Pipistrello credibile (sebbene ci sia sempre da tener presente la scelta di Reeves di utilizzare un Batman giovane), e molte di queste convinzioni derivano dal ruolo con cui l’attore viene ancora identificato e che non è riuscito, evidentemente, a staccarsi di dosso del tutto: il vampiro Edward Cullen di Twilight.

Ma Pattinson non è soltanto Cullen, e nel corso degli anni ha dimostrato di sapersi mettere in gioco, uscendo da produzioni mainstream, e proprio lui che è nato con Harry Potter e cresciuto con Twilight, ha prestato il suo volto per progetti indipendenti, di nicchia, ma anche opere interessanti come i suoi lavori per Cronenberg o Anton Corbijn, fino al recentissimo Tenet per Christopher Nolan.

Non possiamo dire se sarà o meno un Batman credibile, ma quello che possiamo fare è cercare di farvi rivalutare Robert Pattinson come attore, attraverso sei film e sei performance assolutamente convincenti.
Buona lettura, e buona visione!

Cosmopolis

Tra un film e l’altro della saga di Twilight, Robert Pattinson ha partecipato attivamente ad altre pellicole anche come protagonista. Ad esempio lo ricordiamo in Remember Me, il drama di Allen Coulter, o in Come l’acqua per gli elefanti di Francis Lawrence.
Non abbastanza per provare a staccarsi di dosso l’etichetta del vampiro, e così Robert Pattinson cerca la luce in un film molto scuro ma estremamente particolare, come Cosmopolis di David Cronenberg (tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore Don DeLillo). Il regista punta forte su di lui, forse anche azzardando, ma evidentemente nota in Pattinson qualcosa che fino a quel momento non molti avevano visto.

Nonostante il film abbia ricevuto giudizi contrastati da parte della critica, stupisce favorevolmente la prova di Robert Pattinson, che interpreta il giovane miliardario Eric Packer. Un’opera folle in cui l’attore mette in atto la capacità di mostrare la freddezza, le manie e le ossessioni di uomo, e nonostante si tratti di un ruolo per nulla semplice, dove il confine tra un’aurea algida e la mancanza di espressività è labile, Pattinson supera la prova.

Life

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Nel 2015 Robert Pattinson viene scritturato per Life, film di Anton Corbijn in cui interpreta il fotografo Denis Stock, lavorando a fianco di Dane DeHaan che invece veste i panni di James Dean. I due attori dimostrano un’ottima alchimia, coadiuvati certamente da un maestro dei biopic come Corbijn, e viene scandagliata la personalità di Stock, con Pattinson che si presta al gioco del regista di evidenziare i vari momenti del percorso professionale del fotografo, dalla sua ambizione iniziale al fatidico incontro con Dean, che lo cambierà sensibilmente.
Pattinson prova a scrollarsi definitivamente di dosso le vesti del vampiro di Twilight, e ci riesce.

Civiltà perduta

Un cast importante per Civiltà perduta, il film d’avventura di James Gray, adattamento del libro Z la città perduta di David Grann, in cui oltre a Robert Pattinson spiccano i nomi di Charlie Hunnam, Sienna Miller e Tom Holland. Nel film emerge con forza il tema dell’ossessione e l’attore che interpreterà prossimamente Batman è bravissimo nel regalarci varie sfumature caratteriali del suo personaggio, sospeso tra razionalità e follia, tra calma e inquietudine. Un’ottima prova anche nelle vesti di spalla di un protagonista ingombrante come Charlie Hunnam. Senza dubbio una delle migliori interpretazioni di Robert Pattinson.

Good Time

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Tra le apparizioni più recenti di Robert Pattinson registriamo quella in Good Time, film di Benny e Josh Safdie, presentato in concorso al Festival di Cannes 2017 e distribuito nelle sale statunitensi, ma mai approdato in quelle nostrane. Ci ha pensato ovviamente Netflix a correre ai ripari, inserendolo nel catalogo italiano nel gennaio del 2018.

Good Time è un un film dal ritmo incalzante, con un Robert Pattinson che si prende indiscutibilmente la scena dando vita ad un’ottima interpretazione e a un personaggio stravagante, che agisce secondo una propria logica e ha sempre un piano ben definito in mente, ma le sue azioni sfuggono ai nostri ragionamenti, riuscendo a venir fuori dai problemi anche quando tutto sembra dato per perso. Pattinson ci riesce proprio grazie al grande studio che ha effettuato sul personaggio, che pare muoversi come una variabile impazzita ma che in realtà è machiavellico e determinato, a tratti inquietante, e che racchiude al suo interno il male assoluto, la perversione, e tutte le sfumature più subdole dell’animo umano.

C’è di tutto nella complessa personalità di Connie: il ladro, l’assassino, il pedofilo, il truffatore, e Robert Pattinson ci restituisce un personaggio abile nel circuire le persone, quantomeno quelle più deboli, col suo modo di fare che gli permette di proseguire verso i suoi obiettivi a discapito del prossimo.

The Lighthouse

Tra le migliori interpretazioni di Robert Pattinson non possiamo non citare quella in di The Lighthouse.
L’attore ha svelato che nell’eccezionale film in bianco e nero di da Robert Eggers, si è talmente immedesimato nel suo personaggio da ubriacarsi davvero, mangiare fango, urinarsi addosso e far perdere la pazienza al co-protagonista Willem Dafoe.

Visto che stai interpretando un personaggio folle, in un certo senso puoi essere matto tutto per il tempo. Forse non sempre, ma per un’ora prima della scena, sì. Puoi letteralmente stare seduto per terra emettendo suoni e leccando una pozzanghera di fango“.
Così si è espresso Pattinson in merito alla sua interpretazione, aggiungendo che si è ubriacato per interpretare nel modo più realistico possibile il personaggio: “Ero privo di sensi tutto il tempo. Era folle. Mi obbligavo a vomitare. A urinarmi addosso. Una cosa rivoltante“.

Una dedizione al proprio lavoro che di per sé basterebbe per inserirlo in questa lista, ma a cui aggiungiamo una performance eccezionale ed esaltante.

High Life

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Chiudiamo questa breve lista con quella che, a detta di molti, è una delle interpretazioni più mature dell’attore Robert Pattinson e probabilmente quella che ha definitivamente convinto Reeves ad assegnargli il ruolo di Batman.

High Life è un film di fantascienza piuttosto particolare, in cui Claire Denis scandaglia l’animo umano in un’opera riflessiva, lenta, quasi claustrofobica ma che lascia emergere contraddizioni antropologiche che vanno a delineare la nostra complessa natura. Qui Pattinson torreggia, si eleva, affiancando un’altrettanto straordinaria Juliette Binoche in un’opera passata colpevolmente un po’ sottotraccia.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.