Dopo la Snyder Cut di Justice League vedremo anche la Ayer Cut di Suicide Squad? Ne parla il regista.

Dopo la notizia del rilascio della Snyder Cut di Justice League da parte di HBO Max, David Ayer ha cominciato a parlare senza sosta della Ayer Cut di Suicide Squad, un altro film Warner/DC che non ha incontrato i favori (per usare un eufemismo) di pubblico e critica.

ayer cut suicide squad

Stando al regista alcune scelte di post produzione avrebbero nettamente influenzato in negativo la qualità complessiva del film, e spera dunque un giorno di farne uscire la sua versione, come sta succedendo per l’appunto a Zack Snyder.

Versione che, a detta del regista, esiste, al punto che mancherebbero solamente alcuni effetti speciali per completarla.

 

Vediamo nel dettaglio cos’ha detto il regista sulla sua opera:

“La mia versione non è l’apoteosi della regia. È semplicemente meglio di ciò che il pubblico ha visto. E sì, avrebbe senso aggiornarlo. Sarebbe facile da completare, e sarebbe estremamente catartico per me. È frustrante essere presi a calci in culo per un film che ha avuto il trattamento Edward Mani di Forbice. Il film che ho fatto io non è mai stato visto”.

Una netta presa di posizione del regista dunque, che difende il suo prodotto, attaccando la post-produzione.

Ayer ha poi condiviso una foto inedita di Joker così come concepito da lui e confermato che l’arco narrativo dell’Incantatrice/June Moon era decisamente più importante.

 

Sul fatto che alcune storie, come quella di Katana, sembrano rimanere in sospeso, Ayer difende nuovamente il suo lavoro:  “Una buona sceneggiatura significa archi narrativi completi, che culminano con una sorta di chiusura per ciascun personaggio principale. Non è scienza missilistica. Quando tagli le fondamenta, l’edificio crolla.”

 

L’unica cosa su cui il regista dice di essere riuscito a imporsi è stato sulle battute dure di Diablo: “È stata l’unica battaglia che ho vinto. Chi prende le decisioni era allergico al fatto che Diablo uccidesse la sua famiglia. Guardate i miei film: la morte, il senso di colpa, la redenzione e l’emancipazione da relazioni tossiche sono temi che mi piace esplorare come regista. L’animo umano è bello e complicato.”

 

Che ne pensate delle sue dichiarazioni? Credete alla sua versione di un film rovinato dalla produzione? Vedremo davvero un giorno la Ayer Cut di Suicide Squad?

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.