Ruby Rose shock: abbandona il ruolo di Batwoman

Ruby Rose abbandona il mantello e non sarà più Batwoman. Questa la notizia emersa nelle ultime ore, confermata dalla stessa attrice.

“Ho preso la decisione molto difficile di non tornare a interpretare Batwoman la prossima stagione“, ha detto la Rose in una dichiarazione rilasciata nella giornata di ieri. “Questa non è stata una decisione che ho preso a cuor leggero, dato che ho il massimo rispetto per il cast, la troupe e tutti coloro che sono coinvolti nello spettacolo sia a Vancouver che a Los Angeles”.

La Rose ha quindi rignraziato la produzione e il network per averle permesso di prendere parte a questo progetto, rigraziando quanti hanno permesso di rendere la prima serie di Batwoman un successo.

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Non è chiaro cosa abbia spinto la Rose a prendere questa decisione. Certo la vita dell’attrice, da quando ha deciso di raccogliere il manto di Batwoman, non è stata semplice. In passato uno scontro feroce avvenuto su Twitter con alcuni fan arrabbiati perché il personaggio non era abbastanza simile all’originale del fumetto, aveva portato l’attrice ad abbandonare i social.

Adesso la situazione di CW diventa piuttosto delicata. La scelta, da quanto emerso, è quella di attuare un recasting del personaggio. Verrà quindi scelta una nuova attrice per interpretare il ruolo, anche se non è chiaro quale possa essere la scelta. Unica certezza è che si tratterà di un’altra interprete della comunità LGBTQ.

Nei fumetti, Batwoman è il primo grande supereroe della DC ad essere apertamente gay. Apparsa per la prima volta nel 1956, Kate Kane è una donna di origine ebraica con una grande formazione militare che si è rivelata, all’interno dei fumetti, all’altezza di Batman. Vedremo quale sarà la scelta di CW.

Nel frattempo lasciamo a voi la parola. Chi vedreste bene nel ruolo? Lasciateci un commento!

(fonte: CNet.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.