La pirateria è più viva che mai: 50.000 copie piratate di Beautiful Desolation a fronte di 1.000 vendute. L’appello degli autori

Quella contro la pirateria è una lotta che sembra davvero eterna: con l’avvento di piattaforme online, servizi in abbonamento, e una generale diminuzione dei costi dei giochi digitali, uno penserebbe che piratare i giochi sia una pratica ormai in disuso, e invece è ancora ben presente, come dimostrano gli autori del gioco Beautiful Desolation.

Si tratta di The Brotherhood, due ragazzi autori dell’avventura isometrica, che hanno pubblicato un post sul proprio blog in cui sostanzialmente facevano un appello a chiunque avesse piratato il loro gioco. A soli tre giorni dall’uscita infatti, si contano 50.000 copie piratate a fronte di 1.000 vendute. Una disparità spropositata.

“The Brotherhood sono letteralmente due ragazzi seduti in una stanza che cercano di competere con mega progetti con mega budget in questa industria enorme. Dal profondo del nostro cuore vi chiediamo, se avete giocato Beautiful Desolation e vi è piaciuto, per favore, mandateci un paio di dollari”. Non è una richiesta di elemosina, ma un semplice pagare per il lavoro di due ragazzi come tutti, insomma.

beautiful desolation pirateria

Così The Brotherhood hanno chiesto di supportarli, magari acquistando la colonna sonora del gioco, che peraltro è ora disponibile su Steam scontata del 10%, o anche solo donando un dollaro sul loro conto Paypal utilizzato come “tip jar”. Lo stesso gioco completo è scontato del 10% come offerta di lancio fino al 4 Marzo.

Beautiful Desolation è il terzo gioco di The Brotherhood, dopo il punta e clicca horror Stasis ed il suo prequel gratuito, Cayne.

Insomma, la pirateria esiste ancora e se da un lato stupisce il fatto che nel 2020 esistano ancora vincoli territoriali ad esempio, per aggirare i quali alcuni decidono di rivolgersi proprio a tale pratica, può anche capitare che colpisca anche chi non ha del tutto i mezzi per difendersi.

A scanso di equivoci, la redazione di Stay Nerd tutta è fermamente contraria alla pirateria in tutte le sue forme e utilizzi.

(Fonti: 1, 2)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.