Ben Affleck parla dei problemi con l’alcol e personali che lo hanno portato a lasciare il ruolo di Batman

The Batman, il nuovo film sul Cavaliere Oscuro che sarà interpretato da Robert Pattinson, ha avuto una gestazione che definire travagliata è riduttivo: doveva trattarsi infatti di un film totalmente diverso, scritto, diretto e interpretato da Ben Affleck, ma a volte il destino e l’alcol giocano brutti scherzi e cambiano anche i piani migliori.

Lo ha rivelato lo stesso Ben Affleck in una recente intervista, dove il due volte Premio Oscar ha raccontato della sua dipendenza dall’alcol, del suo divorzio con Jennifer Garner e dei problemi di Justice League che lo hanno convinto ad abbandonare il ruolo di Bruce Wayne.

“Ho mostrato a qualcuno lo script di The Batman. Mi hanno detto “Credo che lo script sia buono. Ma credo anche che berrai fino a morire se continui”. L’attore fino a quel momento aveva bevuto in modo relativamente normale, come ammesso da lui stesso. Le cose però sono presto sfuggite al suo controllo.

ben affleck alcol

“Ho bevuto in maniera abbastanza normale per un bel po’. Poi è successo che ho iniziato a bere sempre di più quando ho capito che il mio matrimonio stava fallendo. Cerchi di sentirti meglio con il bere, o il mangiare, o il sesso, o il gioco d’azzardo, o lo shopping o quello che vuoi, ma alla fine rendi solo la tua vita peggiore. E poi continui a farlo sperando di far passare il dolore. Poi però inizia il vero dolore, e diventa un circolo vizioso da cui non sai uscire. Questo perlomeno è ciò che è successo a me”.

Un racconto piuttosto lucido e brutale quello dell’attore, il cui matrimonio con l’attrice Jennifer Garner è finito nel 2018 dopo una lunga separazione. Affleck ha interpretato Batman per tre volte, in Batman v Superman, Justice League e con un cammeo in Suicide Squad.

Il suo ruolo, come detto in apertura, è stato preso adesso da Robert Pattinson. Riuscirà quest’ultimo a risollevare le sorti del Cavaliere Oscuro?

(Fonte: Deadline)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.