Better Call Saul è stato rinnovato per una sesta stagione: in totale avrà 63 episodi, uno più di Breaking Bad

E alla fine l’allievo superò il maestro, perlomeno in termini di durata: AMC ha appena rinnovato Better Call Saul, la serie spin-off di Breaking Bad incentrata sul personaggio di Saul Goodman, per una sesta ed ultima stagione.

Quando manca circa un mese dall’arrivo della quinta stagione dunque, diventa ufficiale che la storia di Jimmy McGill non è ancora completa, e che ci vorrà dunque ancora un’altra stagione, peraltro composta da 13 episodi anziché i consueti 10, per terminare l’avvincente racconto di Vince Gilligan.

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In totale dunque la serie sarà composta da 63 episodi, uno in più del conto finale di Breaking Bad nelle cinque stagioni che lo compongono.

“Fin dal primo giorno di Better Call Saul, il mio sogo era quello di raccontare la storia completa del nostro eroe complicato e compromesso, Jimmy McGill. Ora AMC e Sony hanno reso quel sogno realtà” ha detto lo showrunner ed executive producer Peter Gould. “Non potremmo essere più grati ai fan e alla critica che hanno reso questo viaggio possibile. Il prossimo mese inizieremo a lavorare sulla sesta e ultima stagione e faremo del nostro meglio”.

Ne ha parlato anche Sarah Barnett, presidente di AMC, che ha detto: “Dare il via al prequel di una delle serie più iconiche nella storia della televisione è una delle cose più rischiose che AMC abbia mai fatto, ma grazie al genio creativo di Vince Gilligan e Peter Gould, è stata anche una delle più appaganti. È stata davvero una gioia collaborare con il talentuosissimo team creativo di Better Call Saul che dopo cinque stagioni continua ad offrire tra i migliori storytelling e performance attoriali in televisione al giorno d’oggi. Congratulazioni a Vince, Peter, i nostri produttori, scrittori e cast per lo splendido lavoro fatto e non vediamo l’ora di condividere quest’ultimo capitolo coi fan”.

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(Fonte: Comic Book)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.