L’uscita al cinema di Black Widow? “Verrà decisa all’ultimo” afferma Bob Chapek

Si discute ancora sulla possibilità di far uscire al cinema Black Widow, la prossima pellicola del Marvel Cinematic Univese con protagonista Scarlett Johansson.

Al riguardo è intervenuto il nuovo CEO di Disney, Bob Chapek in persona. La questione appare delicata. Le sale stanno, lentamente, riaprendo i battenti, come avvenuto a New York e Los Angeles. Tuttavia ci sono ancora dubbi in merito alla gestione delle pellicole. Le major, memori di quanto successo a Tenet, non sembrano ancora desiderose di rischiare.

Proprio per questo Chapek ha fatto capire che la decisione di far uscire o meno Black Widow nei cinema sarà rimandata il più a lungo possibile. In effetti, stando alle sue parole “sarà una decisione dell’ultimo minuto“.

black widow cinema

“La nostra situazione e le nostre condizioni sono in continuo mutamente. Solo poche settimane fa, le sale di New York e Los Angeles non erano nemmeno aperte. Ora, all’improvviso sono aperte. Stiamo quindi aspettando di vedere come i potenziali spettatori reagiranno a queste riaperture. Rimarremo flessibili. Prenderemo probabilmente la decisione all’ultimo minuto per decidere come questo film arriverà sul mercato. Che si tratti di Black Widow o di qualsiasi altro titolo”.

Stando a quanto dichiarato da Chapek poche settimane fa l’idea di Disney sarebbe quella di far uscire Black Widow nei cinema. “Al momento la strategia resta quella di far uscire il film nelle sale. Continueremo a guardare con attenzione la situazione della riapertura dei cinema e come reagiranno i consumatori all’idea di potervi tornare”.

Sembra, insomma, che oltre alla riapertura dei cinema Disney stia aspettando di saggiare la reazione del pubblico. Le sale sono riaperte, ma la gente è pronta per tornare al cinema? La questione resta aperta e anche Black Widow deve rimanere alla finestra, in attesa.

(fonte: MurphyMultiverse)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.