ATTENZIONE! Il seguente articolo contiene alcune dichiarazioni SPOILER di Erik Kripke sul personaggio di Stormfront dal sesto episodio della seconda stagione di The Boys! Se non volete anticipazioni non proseguite nella lettura!

L’episodio di The Boys rilasciato il 25 Settembre ha portato con sé grandi novità sul personaggio di Stormfront, che lo stesso showrunner Erik Kripke ha voluto commentare.

Come saprà bene chi è in pari con gli episodi Stormfront ha voluto rivelare a Homelander le proprie origini. Scopriamo quindi che è nata nel 1919 a Berlino e che è stata una delle prime cavie del composto V, inventato da suo marito, Frederick Vought

Viene anche svelato che il personaggio interpretato da Aya Cash era ed è una convinta nazionalsocialista, cosa che trapela ancora nelle sue inclinazioni razziste. Proprio questo punto è stato uno dei più discussi: presente anche nel fumetto, il personaggio di Stormfront ha visto cambiare il proprio genere, ma non le proprie posizioni.

boys kripke stormfront Ed è su questo aspetto che è intervenuto Erik Kripke, nel corso di un’intervista con Collider. Alla domanda dell’intervistatore se lo rendesse nervoso inserire un ex membro del partito nazionalsocialista nel suo show, Kripke ha risposto come segue.

“No, per niente. In effetti, penso sia assurdo considerare controverso dire che i nazisti sono cattivi. Quando ero bambino sono cresciuto con i film di Indiana Jones. Non ricordo lamentele sul fatto che non ci fossero brave persone tra i nazisti uccisi ne I predatori dell’Arca Perduta. Semplicemente non è il mondo in cui abbiamo vissuto, e non dovrebbe essere il mondo in cui viviamo.

Stormfront era nazista nei fumetti, abbiamo sempre saputo che sarebbe stata una vera nazista. La nostra versione di lei volevamo solo svelarla poco alla volta. E per noi ha senso che molto di quello che oggi viene considerato nazionalismo bianco indossi nuovi vestiti moderni. Ma in realtà è lo stesso fascismo e nazismo che esistevano allora. È tornato di nuovo”.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.