Rotten Tomatoes torna a far discutere. Il sito è al centro di alcune polemiche dall’uscita dei Batman V. Superman: Dawn of Justice, colpevole di aver assegnato un punteggio molto basso (27% di critiche positive) alla pellicola principale del DC Extended Universe. Recentemente Brett Ratner è tornato a parlare del sito, lasciandosi andare ad affermazioni per niente diplomatiche nei suoi confronti.

Il regista durante un’intervista rilasciato a Entertainment Weekly, ha lanciato un attacco molto pesante nei confronti del sito, proprio riferendosi al punteggio assegnato al film che ha visto scontrarsi i due iconici supereroi DC. Secondo Ratner, infatti, quel 27% aveva scoraggiato molti spettatori ad andare in sala per vedere il film. Il regista è però andato oltre la pellicola, accusando il sito è la vera distruzione di Hollywood, la causa per cui molte persone non si recano al cinema, rendendo inevitabile il flop di un film.

Le dichiarazioni del regista assomigliano a vere e proprie bordate: “Penso sia la distruzione del nostro business. Ho moltissimo rispetto e ammirazione per i critici cinematografici. Quando ero giovane la critica era una vera e propria forma d’arte. Leggevi recensioni di Pauline Kael e di altri giornalisti, ma adesso non è più così. Ora ruota tutto attorno a un numero che stabilisce se il film è bello o brutto. La prima cosa che è la gente si chiede è: “Chissà quanto ha ottenuto su RottenTomatoes!?”. Tutto questo è molto triste perchè, per esempio, è stato proprio quel punteggio a negare il successo meritato a un film come Batman v Superman.”

Entertainment Weekly ha quindi concesso il diritto di replica proprio a Rotten Tomatoes. La risposta arriva attraverso Jeff Voris, che dice: “Noi di Rotten Tomatoes consideriamo la critica un grande valore, ed è per questo che rendiamo più facile a moltissimi spettatore la possibilità di accedere a centinai di recensioni tra film e serie tv. Il punteggio del Tomatometer, che altro non è se non la percentuale delle recensioni raccolte da critici professionisti, è ormai una maniera più semplice per far scegliere il pubblico, ma è solo un punto di partenza per aprire un dibattito, una discussione, avere un’idea sulla riuscita del film”.

(fonte: Entertaiment Weekly.com)