Nuovi attriti tra Netflix e il Regno Unito per The Crown: chiesto un disclaimer prima degli episodi

Un disclaimer per le puntate di The Crown: questa è la richiesta ufficiale fatte arrivare a Netflix da parte del Regno Unito.

Una richiesta che arriva da Oliver Dowden, segretario alla cultura britannico, il quale ha espresso i suoi timori per la “storicità” della serie. Secondo il rappresentante del governo di sua maestà il timore è che gli spettatori più giovani possano scambiare la finzione con un documento. Questo, ovviamente, porta alla richiesta di inserire un disclaimer prima dei singoli episodi dello show.

“È un lavoro di finzione meravigliosamente realizzato. Tuttavia, come con altre produzioni televisive, Netflix dovrebbe essere molto chiara all’inizio proprio su questo”, ha detto Dowden al Daily Mail. “Senza questo, temo che una generazione di telespettatori che non ha vissuto questi eventi possa scambiare la finzione dello show per i fatti”.

crown disclaimer

Questa richiesta non si tratta certo di un caso isolato. Per usare un eufemismo, The Crown non sembra sia stato accolto bene dalla famiglia reale britannica, e il disclaimer potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Voci vicine al Principe di Galles hanno fatto trapelare quanto l’erede al trono inglese sia irritato dalla rappresentazione del suo matrimonio e della sua vita sentimentale.

Come se non bastasse c’è chi ha accusato apertamente la serie di essere un manifesto repubblicano, un mezzo per mettere alla berlina la corona britannica e suscitare sentimenti anti-monarchici nel popolo.

“È piuttosto sinistro il modo in cui Peter Morgan stia chiaramente usando l’intrattenimento per guidare un programma repubblicano molto esplicito e senza che la gente se ne avveda. Sono stati attirati dalle prime serie fino al punto che non riescono a vedere come vengano manipolati. È propaganda altamente sofisticata” ha affermato una voce vicina alla famiglia reale.

(fonte: ComicBook.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.