Rimandato ancora Cyberpunk 2077: uscirà a Dicembre

Ennesimo stop per Cyberpunk 2077: il gioco è stato ora rimandato di tre settimane e uscira il 10 Dicembre, prima delle festività.

A comunicarlo è stata la stessa CD Projekt RED, con un comunicato diffuso tramite i propri canali social, che potete leggere qui di seguito.

“Salve a tutti.

Oggi abbiamo deciso di spostare la data di lancio di Cyberpunk 2077 di tre settimane. Il gioco uscira ora il 10 Dicembre 2020. Comprendiamo che in questo momento ci siano diverse sensazione nella vostra mente, quindi per prima cosa vi preghiamo di accettare le nostre umili scuse.

La nostra priorità al momento è quella di lanciare i titoli per l’attuale generazione, PC e Next Gen, il che implica testare nove differenti versioni di gioco mentre lavoriamo da casa. Dato che in corso d’opera Cyberpunk si è evoluto per diventare una sorta di titolo Next Gen, abbiamo bisogno di verificare che tutto funzioni per il verso giusto. Sappiamo che può sembrare irrealistico sentirsi dire che 21 giorni possano fare la differenza, ma è davvero così”.

cyberpunk 2077 rimandato dicembre

“Alcuni di voi si chiederanno il perché di tutto questo quando il gioco è già entrato in fase gold da qualche tempo. L’ingresso in fase gold vuol dire che il titolo è pronto, che ha ogni elemento al suo interno. Ma non vuol dire che non si possa ancora lavorare su di esso per alzare ulteriormente l’asticella. Al contrario questo è il momento in cui apporteremo un gran numero di miglioramenti che verranno distribuiti con pa Patch Day 0. Questo momento dello sviluppo è sempre sottovalutato.

Abbiamo la sensazione di avere un gioco grandioso tra le mani e abbiamo deciso di prendere ogni decisione, anche la più difficile, per regalarvi un titolo di cui passiate innamorarvi”.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.