Dangerous Lies: un nuovo thriller su Netflix

Ormai lo sappiamo: tra le tante novità che escono mensilmente su Netflix, una buona parte è caratterizzata da prodotti più o meno dimenticabili. Tra questi si inserisce anche Dangerous Lies, un thriller affidato alla direzione di Michael Scott e con protagonista Camila Mendes, la Veronica Lodge di Riverdale.

In particolare nell’ultimo anno su Netflix si è registrato un vero boom di thriller a basso costo, ai quali con somma gioia della piattaforma di streaming ha corrisposto uno share invidiabile, motivo per cui la N rossa continua a produrne con costanza. Insomma, per dirla in poche parole, se Netflix è piena di film tutt’altro che eccezionali, possiamo prendercela solo con noi stessi.

In Dangerous Lies facciamo subito la conoscenza di Katie (Camila Mendes) e Adam (Jessie T. Usher), una giovane coppia con difficoltà economiche. Lei lavora come colf ed assistente da un certo Leonard (interpretato addirittura da Elliot Gould), un ricco uomo anziano che la prende immediatamente a ben volere e che, proprio per questo, decide di stipendiare anche Adam come giardiniere. Purtroppo però, poco dopo l’assunzione dell’uomo, Leonard muore in circostanze tutt’altro che chiare e Katie scopre che le ha lasciato tutta la sua eredità; una vicenda che ovviamente insinua dubbi nella polizia ed anche nell’agenzia di colf per cui Katie lavora.

Da qui in poi si innesta un meccanismo di dangerous lies in cui tutti sembrano colpevoli e al contempo innocenti, disorientando lo spettatore, che cerca uno o più individui da additare. Di buono c’è infatti che, nonostante il film corrisponda a standard predefiniti e ricordi nella sua struttura molti thriller di Netflix e non solo, il dipanarsi degli eventi è meno prevedibile del previsto, seppur l’eccessiva ambiguità di alcuni personaggi renda da subito manifesto il loro lato oscuro.

dangerous lies netflix

Un film di questo tipo, affidato nelle mani di Michael Scott è comunque una leggera ventata di freschezza, perché nonostante il regista si sia in passato occupato di qualche thriller (di dubbio gusto, dobbiamo dirlo), è più che altro noto per film come la saga di Mrs. Miracle o commedie spesso natalizie, quest’ultimo habitat naturale dello sceneggiatore David Golden. Ed infatti anche in Dangerous Lies non manca una dose di brio che rende meno cupo un lungometraggio che a questo punto fa bene a non prendersi troppo sul serio, anche se a volte Golden e Scott calchino eccessivamente la mano, sfiorando il ridicolo.

Un cast artistico sopra la media

Di buono, o quantomeno accettabile c’è un comparto artistico superiore alla media dei tanti thriller del calderone Netflix, con Camila Mendes che senza dubbio è un valore aggiunto, affiancata da Jessie T. Usher che, sempre sulla piattaforma, avevamo apprezzato in un ruolo totalmente diverso in Shaft (2019), come il figlio del detective interpretato da Samuel L. Jackson. Peccato invece per il poco spazio concesso a Cam Gigandet, imbrigliato peraltro nei panni di uno dei personaggi più banali di Dangerous Lies, ma che quantomeno torna a fare quel che gli riesce meglio: il villain.
Passerella d’onore poi per il già citato Elliot Gould, vera guest star di un’opera in cui la sua presenza sembra quasi fuori luogo.

dangerous lies netflix

Il ritmo complessivamente tiene botta, non permettendo momenti di stanca, ma questo è di solito uno dei pochi elementi positivi di pellicole di questo tipo, e Dangerous Lies non fa eccezione. Il vero punto debole semmai risiede proprio laddove il film avrebbe dovuto alzare l’asticella, ovvero l’atteso finale, quello in cui tutti i nodi vengono al pettine e in un thriller ci si augura sempre qualche plot twist e un incremento di tensione. Ben poco di tutto questo invece sul nostro piccolo schermo, con un epilogo convulso e confuso e assai più prevedibile di quanto Dangerous Lies era stato fino a quel momento.

Insomma, ancora una volta poche sorprese sul fronte Netflix, per un film che tuttavia si inserisce con prepotenza tra i più visti della settimana. E anche questo, purtroppo, non ci meraviglia più di tanto.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.