Sembra non avere fine questo filone di remake e remastered che ha colpito, da un poโ di tempo a questa parte, il mercato dei videogiochi come un fiume in piena. I signori di Techland, decidendo di non sfigurare, portano nelle nostre console e nei nostri PC una raccolta riveduta e tirata a lucido dei due titoli piรน conosciuti, un poโ genesi di ciรฒ che รจ diventato ora Dying Light, il loro titolo di punta. Parliamo proprio di Dead Island e Dead Island: Riptide, ma non solo.
La tipica giornata al villaggio turistico
In quello che sembra giร un remoto 2011, lโidea di base di ambientare un survival horror con tinte RPG su di unโisola della Nuova Guinea, adibita a villaggio vacanze, era decisamente intrigante. Niente cittร in subbuglio o inquietanti manieri barocchi nel bel mezzo del nulla: in Dead Island gli zombie infestavano le paradisiache spiagge colpite dal sole cocente. Scelta insolita, ma intrigante. In questa collection le cose restano assolutamente invariate. Abbiamo un Dead Island e un Riptide (comprendenti nel prezzo anche tutte le espansioni uscite) che mantengono lo stesso stile di gioco, con quattro personaggi (cinque se consideriamo lโespansione), ognuno dotato di una particolare specializzazione nellโoffendere i non morti: si va dallโesperto di armi da fuoco, a quello corpo a corpo. I personaggi ottengono esperienza falcidiando zombie e completando quest, per salire di livello (come in un gioco di ruolo) ed ottenere punti da spendere per nuovi talenti utili alla pugna, come un miglioramento dei danni a seconda del tipo di arma che sโimpugna. La collection presenta perรฒ un impatto grafico piรน al passo coi tempi, spingendo il Chrome Engine sul lato dellโilluminazione, degli shader e delle texture. Non si puรฒ dire lo stesso purtroppo sulla qualitร dei modelli e sulle legnose animazioni.
Tali erano giร nel 2011, tali sono rimaste oggi nel 2016. Restano anche le compenetrazioni che giร affliggevano i giochi originali, e i vari problemini di gameplay sono sempre lรฌ dove li avevamo lasciati. Parliamo ad esempio della scrittura delle quest, soprattutto quelle secondarie, relegate a mera scusa per muoversi ed esplorare la discreta mappa di gioco. Cโรจ da dire che in Riptide il tutto viene smussato, migliorando la struttura narrativa con una campagna piรน solida. Inalterato รจ anche il sistema di crafting tipico della serie, nel quale รจ possibile raccogliere una vastitร di oggetti da utilizzare contro gli zombie, per poi potenziarli e modificarli con le cianfrusaglie che si trovano in giro per lโisola di Papua prima, e Palanai dopo. Una nota davvero dolente riguardante questo aggiornamento grafico dei titoli perรฒ, da trovare in un fastidioso ed onnipresente motion blur che, nelle versioni console soprattutto, finisce molto spesso col creare unโinutile confusione su schermo, impedendo al giocatore di capire cosa letteralmente stia succedendo. Ah, per chi se lo chiedesse: no, non รจ possibile disattivare lโeffetto nelle opzioni.
A volte ritornano: il coin-op
Come detto quindi, i due titoli principali restano sostanzialmente invariati, se non presentando un qualche tipo di miglioria riguardante lโimpatto grafico. Ma non รจ tutto. Nella collection, oltre ai due titoli di punta, sarร presente anche Dead Island Retro Revenge; come suggerisce il nome, un piccolo bonus per gli amanti del retrogaming e delle sale giochi dei tempi che furono. In sostanza un poโ picchiaduro a scorrimento, un poโ rhythm game con una pixellosa grafica in due dimensioni, nel quale il personaggio di Max (un metallaro a cui รจ stato rapito il gatto, non fate domande) si muove autonomamente lungo una strada divisa in corsie. Compito del giocatore รจ quello di cambiare corsia e colpire gli zombie che gli si parano davanti, cercando di attaccare con tempismo al momento giusto per far piรน danni ed ottenere piรน punti. Piacevole sorpresa che presenta anche una certa difficoltร a volte frustrante, nel quale รจ necessario imparare a memoria la sequenza di nemici che comparirร su schermo. Un piccolo titolo in grado perรฒ di intrattenere per qualche oretta tra una partita e lโaltra ai titoli principali della raccolta.