Death Stranding online diventa una community solidale

Death Stranding online pare si stia trasformando in una gara di solidarietà tra giocatori. Molti utenti sembrano più interessati ad aiutare altri gli corrieri piuttosto che dedicarsi all’avanzamento del gioco.

La scelta dei giocatori, di fronte alle grandi possibilità offerte dal multiplayer del gioco di Hideo Kojima, è stata quella di creare una rete di supporto tra i diversi giocatori. Sempre più utenti si affannano a facilitare il compito di altri nel rendere più facile la partita.

Reddit sembra essere diventata il centro di questa comunità. C’è che sceglie di investire nella costruzione di generatori, facendo affidamento su altri utenti per riuscire a ottenere gli strumenti per scalare le pareti. E chi ha deciso di spendere il proprio tempo nella costruzione di strade per rendere più facile l’espolarazione del vasto mondo di gioco. Insomma, scelte che si basano sull’aiuto reciproco dei giocatori e che, siamo certi, faranno ben felice Hideo Kojima.

It’s not much guys but I made it my mission today to travel and build roads. Built 3 total. Hope they are useful to you porters out there. from r/DeathStranding

Non è da escludere che il leggendario game designer avesse previsto anche questo genere di sviluppo per quanto riguarda il proprio gioco. E forse era a questo tipo di aspetto che si riferiva lo scrittore di fantascienza e horror Francis Paul Wilson, quando definiva Death Stranding “un’esperienza online trasformativa“.

Death Stranding era rimasto avvolto nel mistero per diverso tempo ed è ora disponibile. Dal suo annuncio sono passati ormai quasi quattro anni, nei quali il leggendario game designer giapponese, al primo progetto “solitario” dopo essersi smarcato dalla Konami con la quale aveva collaborato per anni, ha diffuso video enigmatici e piccoli indizi che in pochi erano stati in grado di decifrare.

(fonte: GameRant.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.