ATTENZIONE! Il seguente articolo può contenere SPOILER SU Death Stranding. Se non volete anticipazioni non proseguite nella lettura.

Si avvicina il lancio di Death Stranding, titolo che i videogiocatori hanno atteso a lungo. Negli ultimi tempi Hideo Kojima ha scelto di parlare un po’ di più del suo gioco, svelando qualche piccolo particolare extra.

Questa volta il leggendario game designer ha deciso di concentrarsi su un aspetto decisamente importante. Il primo trailer di gioco che abbiamo visto.

Gli utenti in attesa di poter giocare a Death Stranding ricorderanno bene le prime immagini viste all’E3 del 2016. Il personaggio interpretato da Norman Reedus, Sam, si svegliava nudo su una strana spiaggia con cielo plumbeo. Nella miglior tradizione di questo titolo era quasi impossibile capire cosa avesse in mente Kojima. Ma grazie a un’intervista quella scena ha assunto finalmente un significato.

Prima di passare alla spiegazione raccomandiamo gli utenti che non desiderano spoiler di fermarsi qui e non continuare dopo il video.

 

Tutto nasce dalla natura di Sam. Il protagonista di Death Stranding è un essere umano? O qualcosa di più? Rispondendo a questa domanda Kojima ha spiegato anche cosa sia la spiaggia che abbiamo visto nel trailer del 2016.

“Beh, Sam è umano, ma la cosa speciale di lui è che ha specialità di andare nell’altro mondo e tornare, rattoppare la sua esistenza. È un re-patcher. Bisogna giocare per capirlo attraverso il suo passato. Fondamentalmente, è una persona speciale che non può morire. Va su una spiaggia tra il mondo reale e il mondo dei morti“.

Alla domanda dell’intervistatore se Kojima stesse parlando della spiaggia del trailer, il game designer ha confermato. “Sì, quella era la spiaggia. Quindi, ogni volta che muori, ci vai, perché è tra i mondi. Come detto, devi trovare il tuo corpo e tornare nel mondo reale. Quindi è un po’ speciale in quel senso. Pertanto, il suo fluido corporeo è utile anche per combattere contro i mostri dell’altra parte. È un po’ più resistente degli altri esseri umani, ma non è un superuomo”.

(fonte: GameReactor.Eu)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.