Designated Survivor 4: ci sarà la nuova stagione della serie TV Netflix?

Dal 7 giugno 2019 Netflix ci propone la terza stagione di Designated Survivor, il thriller politico creato da David Guggenheim e trasmesso dalla piattaforma di streaming della N rossa.

La serie TV con Kiefer Sutherland nei panni di Thomas Kirkman vede la luce in realtà sull’emittente statunitense ABC, per le prime due stagioni, ma dopo esser stata vicinissima alla cancellazione trova adozione su Netflix (che già la distribuiva fuori dagli States) e sempre quest’ultima annuncia ben presto il rinnovo dello show per una terza stagione comprensiva di 10 episodi.
Una lieta notizia per tutti i fan di Designated Survivor, che possono continuare a seguire le vicende del politico Kirkman pianificando un folle binge watching.

designated survivor 4

Ma quello che gli amanti della serie in realtà si stanno chiedendo è se ci sarà o meno Designated Survivor 4. Di certo sarebbe una follia se, dopo aver salvato lo show dalla cancellazione, Netflix decida di non rinnovare una serie così apprezzata, e inoltre la terza stagione non è stata annunciata come quella “finale”.

Oltretutto Netflix ha realizzato un remake coreano in sedici episodi, dal nome Designated Survivor: 60 days. Si tratta di una serie che seguirà la trama dello show originale, ma adattato ovviamente alla realtà coreana. È la storia di un Ministro dell’Ambiente che, per via di un’esplosione che uccide tutti i membri del Gabinetto, si trova all’improvviso a ricoprire la carica di Presidente per 60 giorni, e durante questo periodo cerca di scoprire la verità che si nasconde dietro l’attacco.

Sembra piuttosto chiaro che Netflix punti su Designated Survivor e voglia in qualche modo farlo diventare un franchise. Proprio per questi motivi non avrebbe molto senso far chiudere i battenti alla serie originale, ma cavalcare l’onda e rinnovarla quantomeno per una quarta stagione.
Non ci resta che attendere, fiduciosi, l’annuncio di Netflix.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.