Minor tempo di attesa tra uscita al cinema e lancio in streaming per i film Disney? Parla Bob Chapek

Il 2020 ha segnato una svolta per Disney: la pandemia e il nuovo servizio di streaming hanno costretto la Casa di Topolino a rivedere i criteri di uscita al cinema dei propri film. Casi come quello di Mulan e di Soul, che hanno portato a una inevitabile protesta degli esercenti, sono stati dettati più dalla necessità che da una precisa scelta di marketing della compagnia. Tuttavia potrebbero aver suggerito una nuova strada da battere al colosso dell’intrattenimento. Anche con la riapertura dei cinema.

Al riguardo ha parlato il nuovo CEO della compagnia, Bob Chapek, succeduto da un anno a Bob Iger. Stando a quanto affermato da Chapek in futuro Disney dovrà riuscire a far coesistere streaming e cinema per la distribuzione dei propri film. Questo, tra le altre cose, potrebbe portare a un intervello minore di attesa tra il lancio in sala delle pellicole e la loro distribuzione su Disney+.

Disney cinema streaming film

Parlando alla conferenza virtuale degli investitori, il CEO ha suggerito che Disney potrebbe ridurre finestra teatrale dei film, ma non ha fornito dettagli sui tempi e le modalità di questa scelta. Attualmente i film sono proiettati nelle sale per novanta giorni prima di passare all’home video e allo streaming. Tuttavia Chapek pensa che la pazienza del consumatore sia cambiata a causa dell’ultimo anno.

“Il consumatore è oggi più impaziente di quanto non lo fosse in passato, specie cosiderato che ha avuto il lusso di un anno intero di ottenere titoli a casa praticamente quando vuole. Non sono perciò sicuro che si posa tornare indietro. Di certo non vogliamo fare tagliare le gambe alle uscite cinematografiche”.

Una posizione delicata quella di Disney, dove sarà necessario far coesistere si le uscite al cinema (tutelando gli esercenti) che quelle in streaming (venendo incontro agli abbonati). Cosa ne pensate? Lasciateci un commento!

(fonte: ScreenRant)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.