Disney store chiude in battenti nel Belpaese: in Italia si preannunciano licenziamenti di massa

Pessime notizie per Disney Store: la catena del colosso dell’intrattenimento chiude ufficialmente i battenti in Italia. La notizia è stata rilanciata dagli stessi sindacati, che preannunciano la chiusura, entro i prossimi mesi, dei quindici negozi presenti nella penisola. Il risvolto inevitabile è un’ondata di licenziamenti. Saranno duecentotrenta i lavoratori, tra commessi e altro personale, a trovarsi senza un lavoro.

Un altro effetto della crisi dovuta al Covid-19, che lascia l’amaro in bocca non solo a chi perderà il proprio impiego, ma anche ai fan. Disney che chiude gli store in Italia ha infatti in significato molto profondo. Il Belpaese, per la casa di Topolino, non è una terra dove sia possibile guadagnare.

A farne le spese saranno dunque le famiglie di ducentotrenta lavoratori che, di qui a pochi mesi, si troveranno improvvisamente senza più una base economica solida.

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Disney Store chiude in Italia: le parola dei sindacati

La decisione della Disney è state definita grave da parte dei sindacati che hanno riportato questa notizia. Nel comunicato di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs si legge come la decisione della società sia “grave”. Per giunta avvenuta tra l’altro a cose già fatte, con la società in liquidazione già dal 19 Maggio.

“Dopo l’emergenza sanitaria e le tante restrizioni, i periodi di cassa integrazione alternati a periodi di lavoro non certo brillanti, dopo l’anno più difficile, ora più di 230 famiglie dovranno affrontare un’ulteriore fase difficile e piena di incertezza. Una decisione grave, di un marchio importante, punto di riferimento in molti centri storici per adulti e bambini, che ha comunicato la decisione senza dare nessuna prospettiva o avanzare proposte per la tutela occupazionale”.

Ora si prospetta l’assembla unitaria dei lavoratori. Ma, al momento attuale, appare difficile credere che possa esserci una qualche salvezza per i duecentotrenta che resteranno presto senza impiego.

(fonte: Repubblica)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.