Elden Ring potrebbe essere mostrato alla Gamescom

Elden Ring è senza dubbio uno dei giochi più attesi e chiacchierati tra tutti quelli mostrati nel corso dell’ultima E3 in quel di Los Angeles.

Il titolo, nato dalla collaborazione tra il game director Hidetaka Miyazaki e lo scrittore G.R.R. Martin potrebbe essere il pezzo forte della prossima Gamescom di Colonia, che si terrà dal 20 al 24 Agosto.

La notizia arriva dal forum ResetEra, grazie al leak di un utente di nome vestan, il quale avrebbe riportato una notizia del sito russo Igromania, secondo il quale il titolo di From Software sarebbe tra quelli pronti per essere mostrati da parte di Bandai Namco.

Data la natura del leak invitiamo i nostri utenti alla massima prudenza. Tuttavia, non appena ci saranno maggiori conferme, cercheremo di riportarvi tutte le novità al riguardo di una possibile presentazione del titolo.

Stando ai report precedenti, il gioco dovrebbe essere un’esperienza open-world in cui il giocatore sarà libero di esplorare diversi regni, ed uccidere i capi dei rispettivi regni, farà sbloccare le loro abilità o poteri sovrannaturali.

Elden Ring, secondo quanto trapelato, sarebbe in sviluppo da tre anni, ed era dunque sviluppato in parallelo con Sekiro: Shadows Die Twice, ed il gioco dovrebbe essere svelato ufficialmente durante la conferenza Microsoft all’E3 (alla quale dovremmo dunque prestare particolare attenzione, visto anche il possibile reveal di Xbox Scarlett), e potremmo saperne finalmente di più anche per quanto riguarda la data d’uscita.

In rete sono cominciate anche a circolare delle ipotesi per quanto riguarda il nome stesso del gioco, che potrebbe venire o dall’inglese, una forma arcaica del verbo Elden che significa “invecchiare”, o anche dal norreno, dal sostantivo maschile “eldr”, che significa “fuoco”, il che visto anche l’artwork trapelato, potrebbe corrispondere a verità.

Non resta che attendere il 20 Agosto per sapere qualche novità.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.