Niente serata “dal vivo” per gli Emmy 2020: la cerimonia di premiazione sarà virtuale e in streaming. Ecco i primi dettagli

La cerimonia di premiazione degli Emmy 2020 sarà virtuale: è quanto sta trapelando online da alcune testate specializzate statunitensi, che hanno svelato che la nuova edizione di quelli che sono considerati gli Oscar delle TV sarà piuttosto diversa rispetto a quelle passate.

Il motivo è da ricercarsi naturalmente nella pandemia di coronavirus che ancora non dà tregua, e che soprattutto negli Stati Uniti è ancora piuttosto grave. La situazione è costata molto cara all’industria dell’intrattenimento, in particolare a cinema e televisione, che si sono viste sospendere per forza di cose praticamente tutte le produzioni.

Già l’assegnazione dei Premi Oscar ha subito alcune modifiche: non solo sarà spostata dalla tradizionale finestra di fine Febbraio, al mese di Aprile, ma sono stati prolungati anche i termini per l’eligibilità di un film, e per questa edizione saranno ammessi anche quelli diffusi in streaming e on demand.

Logico dunque che anche l’importante manifestazione televisiva risentisse della situazione. Se da un lato si spera che per il 20 Settembre, data in cui si terrà la manifestazione, la situazione possa essere tenuta più sotto controllo, dall’altro va sempre considerato il rischio di riunire tantissime persone in un solo luogo, tra l’altro a Los Angeles che è una delle città statunitensi più colpite dalla pandemia.

emmy 2020 cerimonia

Gli attori nel frattempo sarebbero già stati informati della decisione sia dai produttori che da Jimmy Kimmel stesso, che sarà il conduttore e mattatore della serata, attraverso una lettera che rassicura tutti sul fatto che è garantito il massimo impegno per renderla lo stesso una serata speciale.

La produzione ha infatti messo delle troupe a disposizione dei candidati per filmare i loro interventi ed eventuali premiazioni a casa loro, o in qualunque altro luogo vogliano.

Che ne pensate della decisione? Giusto così?

(Fonte: Screen Rant)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.