Black Lives Matter: Facebook, WhatsApp, Instagram e Twitter tingono il logo di nero per solidarietà al movimento.

Negli Stati Uniti la situazione è ancora nel caos dopo che l’omicidio di George Floyd ha causato e sta causando diverse rivolte ed ha riacceso l’attenzione sul movimento Black Lives Matter: un gesto simbolico è arrivato anche da Facebook e diversi altri social network, che hanno deciso di tingere il loro logo di nero.

All’iniziativa, oltre a tutti i social del gruppo di Facebook, quindi WhatsApp e Instagram, si è unito anche Twitter e probabilmente anche altre compagnie decideranno di adottare una misura del genere.

È molto alta in questo momento la tensione in tutto il mondo, così come la percezione che tutti dovremmo fare di più per evitare che continuino a succedere casi di razzismo e violenza del genere ancora nel 2020.

facebook logo nero facebook logo nero

Ne ha parlato lo stesso Mark Zuckerberg in un lungo post su Facebook:

“Il dolore della scorsa settimana ci ricorda quanto il nostro paese sia ancora lontano dal dare a tutte le persone la libertà di vivere con dignità e in pace. Ci ricorda ancora una volta che la violenza che subiscono oggi i neri in America sia parte di una lunga storia di razzismo e ingiustizia. Abbiamo tutti la responsabilità di attuare un cambiamento.

Noi siamo al fianco della comunità nera, e di tutti quelli che lavorano per portare giustizia e onorare George Floys, Breonna Taylor, Ahmaud Arbery e troppi altri i cui nomi non saranno dimenticati. […]

Le organizzazioni che lottano per la giustizia hanno bisogno anche di fondi, per cui Facebook donerà altri 10 milioni di dollari ai gruppi che lavorano per la giustizia razziale. Lavoriamo con i nostri consiglieri per i diritti civili e con i nostri impiegati, per identificare a livello locale e nazionale le organizzazioni che possono più averne bisogno in questo momento”.

Dieci milioni di dollari e un logo nero non sono sicuramente sufficienti per risolvere gli enormi problemi e strascichi che questa situazione si porterà dietro, ma possono rappresentare un buon punto di partenza e sono senz’altro un bel gesto da parte di Zuckerberg e soci. Che ne pensate?

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.