Anche Christopher Nolan sarà ospite ai The Game Awards

Si arricchisce la serata dei The Game Awards, con l’annuncio che anche il regista Christopher Nolan sarà ospite dell’evento.

La notizia della presenza nel corso della serata del visionario filmmaker, autore di opere come Tenet, Dunkirk e la trilogia del Cavaliere Oscuro, arriva direttamente dai canali sociale di TGA, che ha così annunciato la sua partecipazione al fianco di Geoff Keighley.

“Mercoledì saremo onorati di dare il benvenuto a Christopher Nolan per presentare un premio ai The Game Awards”.

Dopo la conferma che Brie Larson e Gal Gadot saranno parte della serata, si fa ancora più ricca la cerimonia di premiazione, dando quindi spazio a uno dei volti più importanti del cinema contemporaneo.

Vi ricordiamo che i The Game Awards 2020 si terranno il prossimo 10 Dicembre e, in Italia, la diretta sarà trasmessa dall’01:00 alle 05:00 di venerdì 11 Dicembre. Sulle nostre pagine, potete trovare anche tutte le nomination annunciate qualche settimana fa.game awards 2020 nomination

Sei i candidati a darsi battaglia per ottenere l’ambito titolo di Game of The Year 2020, tra i quali The Last of Us Parte II che porta a casa ben sette candidature (GOTY, Game Direction, Narrative, Art Direction, Score and Music, Audio Design e Action Adventure). A queste se ne aggiungono altre due per Ashley Johnson e Laura Bailey, candidate per i ruoli di, rispettivamente, Ellie e Abby.

Ottimi risultati anche per Ghost of Tsushima di Sucker Punch cadidato alle categorie GOTY, Game Direction, Narrative, Art Direction, Audio Design, Best Performance (Daisuke Tsuji nei panni di Jin Sakai) e Action Adventure. Discorso simile anche per Final Fantasy VII Remake, candidato a sei categorie (GOTY, Game Direction, Narrative, Art Direction, Score and Music e Role Playing)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.