Pensate che il Game Gear Micro sia inutile? Aspettate di sentire i piani originari di SEGA…

Nella giornata di ieri SEGA ha annunciato due iniziative per festeggiare i propri 60 anni, come il progetto FOG Gaming, una sorta di loud gaming per cabinati arcade, e il Game Gear Micro, una riedizione in miniatura della storica console portatile, giudicata però quasi all’unanimità abbastanza inutile.

Si tratta infatti di una riedizione talmente piccola da avere uno schermo di 1.15 pollici, che renderebbe praticamente inutilizzabile qualsiasi gioco. La trovata commerciale di SEGA però è quella di produrre quattro colorazioni diverse della console, ognuna con giochi diversi, e con l’acquisto di tutte e quattro le versioni ricevere una sorta di lente d’ingrandimento, con un accessorio speciale “offerto” dall’azienda.

Una mossa che perfino gli storici sostenitori delle riedizioni delle miniconsole hanno trovato… quantomeno peculiare, se vogliamo definirla così.

Eppure scopriamo ora che il Game Gear Micro ha rischiato di essere ancora meno appetibile ai giocatori. Stando a quanto si legge in un’intervista su Famitsu infatti, l’intenzione originaria di SEGA era quella di far uscire solamente un gioco per ogni variazione cromatica della console, che peraltro erano solamente tre.

game gear micro inutile

Per fortuna a qualcuno la cosa è sembrata poco ragionevole, per cui si è passati prima a tre giochi per console, e poi agli attuali quattro, aggiungendo un’altra colorazione per un totale di sedici giochi. Addirittura si dice che il jack audio non fosse previsto all’inizio per non aumentare troppo il prezzo della console.

 

Insomma è vero che il Game Gear Micro non sarà il massimo dell’utilità, ma sapere che ha rischiato di essere ancora più inutile un po’ fa sorridere.

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.