Col senno di poi George R R Martin non avrebbe voluto che la produzione televisiva lo superasse e andasse per conto suo su Game of Thrones

Game of Thrones è stata una delle serie TV più popolari degli ultimi tempi, ed è tratta da un’opera ancora in corso, le famose Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R R Martin, che, col senno di poi, si è detto pentito che lo sceneggiato televisivo lo abbia superato e sia andato avanti per la sua strada.

L’autore infatti, che è da tempo uno stimato autore fantasy di successo, aveva iniziato a scrivere la sua opera più grande nel lontano 1991, e in origine A Game of Thrones, uscito nel 1996, avrebbe dovuto essere il primo libro di una trilogia. Nel tempo però lo scrittore cominciò ad espandere il mondo creato e le storie che aveva intenzione di raccontare, e i libri diventarono cinque. Oggi la situazione è ancora diversa: A Dance with Dragons, il quinto libro della serie, è stato pubblicato nel 2011 e l’autore ci ha messo sei anni per completarlo.

george martin game of thrones

Stiamo parlando di libri tra le 600 e le 1000 pagine, per cui ognuno ha tempi di pubblicazione mastodontici, e in questo momento l’autore sta ancora scrivendo, ormai da anni, The Winds of Winter, il sesto capitolo, al quale dovrebbe seguire poi il libro conclusivo, A Dream of Spring.

Il ritmo decisamente più veloce della serie TV e il bisogno di mantenere costante la popolarità di uno show così di successo, fece sì che gli autori Benioff e Weiss non potessero aspettare che Martin finisse di pubblicare il suo libro, così la produzione decise di andare avanti. Una scelta che, potendo, lo scrittore probabilmente non rifarebbe.

Game of Thrones: le parole di George R R Martin sul sorpasso della serie sui suoi libri

“Guardandomi indietro avrei voluto restare in vantaggio coi libri rispetto alla serie. Il mio problema più grande è che quando è iniziata la serie TV avevo quattro libri già pubblicati, e il quinto è uscito all’inizio della serie, nel 2011. Avevo cinque libri di vantaggio, e come sapete sono libri giganteschi. Non avrei mai pensato che mi avrebbero raggiunto, ma ce l’hanno fatta. Mi hanno raggiunto e superato”.

Il distacco della serie dai libri è coinciso con un calo sensibile della qualità dello show, lodato da pubblico e critica per le prime cinque stagioni, e piuttosto criticato in seguito, soprattutto per quanto riguarda il finale, che ha fatto storcere il naso a moltissimi fan.

Voi che ne pensate della situazione? Siete d’accordo col pensiero (e col rimpianto) di George R R Martin su Game of Thrones?

(Fonte: Screen Rant)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.