Una nuova avventura spin-off per Arya Stark di Game of Thrones?

Game of Thrones è ormai agli archivi, e molti si domandano come HBO sfrutterà ancora il franchise. Con uno spin-off già in lavorazione i fan tuttavia sembrano pensare più in grande.

Anzi, non solo i fan. C’è anche chi, nel cast della storica serie, sembra convinto che possa esserci un futuro per qualche personaggio storico. È il caso di Maisie Williams, attrice che ha prestato il volto ad Arya Stark, la letale assassina di Grande Inverno. Queste le parole della giovane interprete.

“Devo mettermi una mano sul cuore e dire che non penso vedremo uno spin-off su Arya Stark. Mi dispiace, è un personaggio che ho amato interpretare e mi manca molto. Ma in futuro chissà”. Insomma, finché c’è vita ed HBO è in vena di produrre nuovi show targati Game Of Thrones c’è ancora speranza. Per quanto flebile.

Game of Thrones spin-off Arya

La Williams ha quindi voluto dire la sua sugli sceneggiatori, David Benioff e Dan Weiss. Senza i due controversi scrittori l’attrice non pensa possa esserci uno spin-off con Arya. “Sarebbe strano” ha detto. “Loro mi hanno portata nel mondo delle Cronache. Non riesco a immaginare qualcosa legato ad Arya senza di loro”.

L’attrice ha quindi detto la sue sul futuro. Per ora non prevede di prendere parte a nuove produzioni di lunga durata. “Voglio fare quello che amo, senza però impegnarmi in altre produzioni lunghe dieci anni” ha spiegato. “Ci sono progetti televisivi straordinari, ma che richiederebbero una costanza e un impegno folli. Per ora mi sto limitando a leggere tutto ciò che mi viene proposto e capire cosa possa davvero fare per me”.

Vi ricordiamo che attualmente è in lavorazione il primo spin-off di Game of Thrones, basato sulla creazione degli Estranei e sui figli della foresta. Il nome di produzione è Blood Moon.

(fonte: WinterIsComing.net)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.