Gears 5 ci è piaciuto molto, come potete leggere nella nostra recensione. Un gioco molto bello, che riesce a innovare splendidamente una serie che si stava arrugginendo.

Gears 5 ha però anche un altro merito: è il primo gioco tripla A a ricevere da Can I Play That un punteggio perfetto all’accessibilità per le persone con problemi all’udito e non udenti.

Can I Play That è un sito che si occupa di analizzare quanto i videogiochi siano accessibili a persone affette da diverse disabilità, e lo ha fatto anche con Gears 5 che ha passato l’esame a pieno voti. L’ultimo gioco di The Coalition, infatti, ha una serie di funzioni che rendono il gioco accessibile a tutti.

Esiste la possibilità di aumentare la dimensione della font dei sottotitoli, e questi riportano oltre ai dialoghi anche i rumori di sottofondo, così da permettere un’ottima lettura dell’azione anche a persone non udenti.

Addirittura (cosa che ci ha colpito anche quando ci abbiamo giocato in sede di recensione), il gioco segnala con un sottotitolo quando la musica si interrompe dopo un combattimento, che notoriamente è uno strumento per segnalare la fine della fase di tensione.  Ci sono suggerimenti visivi molto chiari anche sulla direzione da cui stiamo ricevendo attacchi, e per quanto riguarda il multiplayer c’è sia la funzione text to speech che speech to text.

Microsoft non è nuova a questo tipo di attenzioni per le persone diversamente abili, e la dimostrazione principale di questo è l’Xbox Adaptive Controller e tutti gli accessori dedicati, utili a permettere a chiunque di giocare nel modo che gli è più agevole. 

Da parte nostra non possiamo che complimentarci con The Coalition e Microsoft per la scelta di avere un occhio di riguardo per una questione importante come l’accesibilità nei videogiochi, troppo spesso messa da parte. Aspettiamo ovviamente anche la vostra opinione in merito! 

Fonte: Can I Play That

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.