Ray Parker Jr. rivela che Ghostbusters Legacy non ha i diritti per la sua canzone

Il sequel di Ghostbusters, noto in Italia col sottotitolo Legacy, potrebbe perdere da subito uno dei suoi pezzi più importanti. Stiamo parlando della canzone di Ray Parker Jr., la celebre colonna sonora del primo film degli Acchiappafantasmi.

In una recente intervista il chiterratista, cantante e autore ha rivelato che la produzione non ha i diritti per utilizzare quella canzone. Pur lasciando intendere che per lui non ci sarebbero problemi a concederli, sottolina come la produzione non l’abbia mai contattato in merito a ciò.

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Non è un problema nuovo: già con Ghostbusters 2 ci furono problemi in quel senso. Per il film venne scritta una nuova canzone dei Run DMC, un pezzo rap che vide successivamente accreditato anche Parker. Ma lo scarso appel della soundtrack convinse la produzione a inserire anche la canzone originale.

Parker ha espresso il desiderio di poter tornare almeno per i film successivi del franchise, ma al momento attuale non sembrano esserci stati contatti tra le parti “Se aspettano ancora tornerò come fantasma” ha commentato, laconico.

 

Le parole di Ray Parker Jr. confermano ulteriormente un’altra voce: questo Ghostbusters Legacy sarà il primo di una serie di film.

Jason Reitman aveva già raccontato in passato che il film sarebbe stato una lettera d’amore ai fan e al primo film della serie, che peraltro è stato diretto da suo padre, Ivan Reitman. In una recente intervista ha confessato che oltre a quello in arrivo è previsto anche un nuovo film.

“Non posso dirvi niente, ma stiamo lavorando su un altro film” ha detto il regista, che poi ha parlato anche dell’emergenza: “Abbiamo avuto un po’ di tempo libero. Da regista devo dire che non ho mai avuto l’opportunità di prendermi una pausa, respirare, e riguardare il mio film”.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.