Far Cry 6 vedrà come villain principale Giancarlo Esposito?

Nei giorni scorsi era circolata su intenet la notizia che Giancarlo Esposito avrebbe preso parte a un videogioco: e se fosse Far Cry 6?

Noto per la sua partecipazione a Breaking Bad e Better Call Saul, oltre che per quella più recente in The Mandalorian, Esposito aveva recentemente rivelato di aver preso parte a un grosso progetto videoludico. Ovviamente questo ha subito scatenato diverse congetture su quale potesse essere il suo ruolo, portando anche il portale online GameReactor ad andare oltre la teoria.

In un articolo il sito teorizzava che Giancarlo Esposito sarebbe stato il nuovo personaggio di punta di Far Cry 6. A lui spetterebbe quindi il ruolo che era stato di Jospeh Seed nel precedente capitolo. Tuttavia, dopo qualche ora, il portale ha cancellato il pezzo (la cache è visibile qui): errore clamoroso o previsione troppo azzeccata? Ci vorrà ancora qualche giorno per scoprirlo.

giancarlo esposito far cry

Al momento non ci sono certezze della partecipazione di Esposito a Far Cry. Consigliamo quindi la massima prudenza al riguardo. Maggiori novità dovrebbero arrivare in tempi brevi. Il 12 Luglio è infatti previsto un evento di Ubisoft, nel quale non è da escludere l’annuncio di un nuovo Far Cry.

Di certo, con la sua presenza scenica e le sue ottime doti attoriali, Giancarlo Esposito potrebbe rivelarsi una splendida carta da giocare per il franchise. Dopo averlo visto nei panni di Gus Fring sappiamo quale sia il suo potenziale come villain: l’idea di vederlo come principale nemico nello sparatutto Ubisoft è quindi senza dubbio suggestiva.

Lasciamo a voi lettori la parola! Che cosa ne pensereste di Giancarlo Esposito in Far Cry? Pensate possa essere un valore aggiunto per il prossimo capitolo del franchise? Diteci qual è il vostro parere, lasciandoci un commento e partecipando insieme a noi alla discussione!

(fonte: DualShockers.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.