Parla Eric Williams, director di God of War: Ragnarok: la storia approfondirà ulteriormente il rapporto tra Kratos e Atreus

Il Ragnarok incombe sul mondo di God of War, ma certe cose non cambiano mai, come il complesso rapporto padre-figlio che lega Kratos e Atreus. I due protagonisti del videogioco di Santa Monica Studios torneranno a dedicarsi all’avventura nel prossimo capitolo, seppur spinti da motivazioni diverse. Ma, a quanto pare, il loro viaggio per dissipare il conflitto è ben lungi dall’essere terminato.

Questo è quanto riferisce Eric Williams, nuovo director di Ragnarok. Nelle sue parole comprendiamo come, nonostante lo spartano e suo figlio si siano ben avvicinati dopo l’ultima avventura insieme, alla ricerca del picco più alto di Jotunmheim, vi sia ancora della conflittualità e del lavoro da fare tra i due.

“Dal momento che questi personaggi stanno intraprendendo un viaggio, vogliamo che progrediscano, cambino e abbiano delle battute d’arresto. Anche la cosa più semplice di, cosa succede se estrapoliamo ciò che è successo durante Fimbulwinter”, ha detto Williams ai microfoni di IGN. “Credete che Kratos abbia dato al ragazzo la libertà di non fare nulla? Si sono messi al lavoro. La lezione molto semplice di Kratos è che gli Spartani non restano mai con le mani in mano. Questo modo di fare è stato instillato in Atreus, ma anche se il modo in cui è stato cresciuto Kratos è stato semplicemente brutale non ha più bisogno di agire così. Le stesse lezioni possono essere insegnate in altro modo”.

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Kratos e Atreus: le strade si divideranno in God of War Ragnarok?

Le parole del director lasciano intendere anche un’altra verità: Atreus potrebbe non voler più rimanere col padre. “[…] il ragazzo se ne andrà” afferma Williams. “Kratos vorrebbe tenerlo stretto a sé. Ma il ragazzo vuole andarsene, e Kratos sa come ci si sente”. A tale riguardo molto ha a che fare con il finale del gioco precedente. Se non lo avete ancora concluso non proseguite nella lettura.

Parte dei problemi di Kratos con il figlio nasceranno dalla scelta fatta dalla compagna dello spartano, Faye (o Laufey), di non dire tutta la verità sul figlio. La donna, che vediamo solo una volta morta all’inizio del gioco, è in realtà una gigantessa che ha concepito con Kratos quello che sembrerrebe essere il mezzo della sua vendetta verso i crudeli Aesir, Loki. Questo è il vero nome di Atreus, che scopriramo solo nel finale della partita.

“Kratos scopre che questa persona a cui ha affidato tutto se stesso non gli ha detto la verità” spiega il director. “Ora non può chiederle perché, quindi deve tenere questo sentimento dentro di sé. Ha avuto molti altri traumi, e ora ha questo. È questo si riflette sul ragazzo, che vorrebbe affrontare i problemi di petto”, ha continuato. “Anche lui ha delle domande. Ma a chi dovrebbe chiedere delle risposte? Come si può vedere dal trailer, abbiamo integrato questo aspetto della storia in lui. I fan hanno molte domande. Non abbiamo mostrato nulla per molto tempo. Vogliamo dare loro molte risposte, ma poi volevamo porre molte nuove domande allo stesso tempo”.

(fonte: IGN)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.