La storia di God of War terminerà con il secondo titolo in arrivo nel 2022: il game director Cory Barlog spiega i motivi in una recente intervista

God of War Ragnarok è sicuramente uno dei giochi più attesi degli ultimi tempi, soprattutto dopo il successo del primo capitolo, il “reboot” del 2018, che fu in grado anche di vincere il Game Award di quello stesso anno. Dopo essere stato annunciato l’anno scorso da Sony, con un’ottimistica finestra di lancio prevista per il 2021, il gioco è stato poi rinviato al 2022.

Dopo il secondo capitolo però non ne sono previsti altri, e così la storia di Kratos e Atreus sarà raccontata completamente nel corso di soli due giochi. Cory Barlog, di Sony Santa Monica e game director del gioco, ha voluto spiegare i motivi di questa scelta durante una recente intervista.

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God of War: solo due episodi previsti, parla Cory Barlog

“Credo che uno dei motivi più importanti sia il fatto che il primo gioco ha richiesto cinque anni, il secondo non so quanto ci vorrà, ma credo che il tempo più o meno sarà simile. Per cui se pensi a un terzo capitolo stiamo parlando di una durata di quindici anni circa per una singola storia, e credo che sia spalmeta troppo a lungo. Credo che chiederemmo troppo se ci volesse così tanto tempo per completare questa storia, sembra veramente troppo lunga. Visto cosa ne pensassero il team ed Eric, ho detto “Guardate, credo che possiamo riuscire a fare tutto nella seconda storia, perché la maggior parte di quello che volevamo fare fin dall’inizio era di raccontare qualcosa di Kratos e Atreus, e il cuore della storia è proprio il rapporto tra questi due personaggi”.

Con la loro storyline chiusa in due giochi, Barlog sembra apprezzare l’idea che i propri fan possano sedersi e completare l’esperienza di gioco in un tempo tutto sommato ragionevole, e paragona questa immagine a quando scoprì Il Signore degli Anelli.

“Potevo dire “Wow, posso sedermi e godermi queste tredici ore e mezzo di esperienza, guardandole una dopo l’altra”, e pensavo che fosse una cosa fantastica. Per cui poter dire “Hey, potresti iniziare God of War 2018 e poi giocare God of War: Ragnarok ed è come se ti godessi un’unica storia intera” dev’essere bellissimo, e vorrei che succeda prima che mio figlio vada al college”.

Che ne pensate delle sue dichiarazioni?

(Fonte: IGN)

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Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.