Un prototipo di Gundam si muove grazie al controllo della mente. Fantascienza? No, realtà: date un’occhiata

È possibile muovere un Gundam con il controllo della mente? A questa domanda qualche tempo fa avremmo risposto cose come “Solo nei manga”, o “Pronto, 118?”, ma adesso sembra proprio che la tecnologia stia per arrivarci.

Lo abbiamo già visto appunto negli anime, dove per spiegare la fluidità dei movimenti dei mecha è intervenuta la tecnologia Psycommu/Psycho-Frame, un’interfaccia tecnologica che permette ai piloti di controllare le loro “mobile suits” non solo con mani e piedi, ma attraverso le loro menti.

Era dunque solo questione di tempo prima che qualcuno tentasse di replicare tale tecnologia. E il modello in sé non è neanche del tutto nuovo, dato che è disponibile già dall’anno scorso. Il kit comprende un modello motorizzato di Gundam e un’app per smartphone che permette di programmare diverse sequenze di movimenti.

gundam controllo mente

Adesso però NeU, una joint venture creata dall’Università di Tohoku e Hitachi, ha sviluppato un sistema di controllo che comprende anche una sorta di fascia per la testa.

Questa va indossata, e dopo un processo di sincronizzazione, il dispositivo rivela il flusso sanguigno cerebrale e manda i dati allo smartphone per iniziare i movimenti creati attraverso l’app. Il sensore può distinguere tra tre livelli differenti di attività cerebrale, ciascuna delle quali può essere collegata a una diversa sequenza di movimento.

Al momento il sistema è ancora un prototipo, ma funziona, ed è un passo avanti significativo per… beh, non solo pilotare il proprio Gundam, anche se ammettiamo che la cosa esercita un bel po’ di fascino su di noi.

Si tratta però di una tecnologia che può avere diverse altre applicazioni, per cui non possiamo che seguirne con interesse il progresso.

Che ne pensate?

(Fonte: Sora News 24)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.