Qualche giorno fa, vi abbiamo riportato nuove informazioni relative ad una serie di prototipi di Half-Life 3, realizzati da piccoli gruppi di sviluppatori di casa Valve.

Oggi, una fonte anonima, dichiara sulle pagine di Gameinformer, che sono stati effettivamente sviluppati diversi progetti legati al franchise, sviluppati anche da team composti da quaranta persone, ma nessuno di essi è mai stato preso in considerazione dai piani alti della compagnia.

Di seguito, vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista, che potete trovare in lingua originale cliccando su questo link.

“Half-Life 3 non esiste. Valve non ha mai annunciato un Half-Life 3. L’unica dichiarazione ufficiale risale ai tempi di Half-Life 2, quando dissero che sarebbe stato composto da tre episodi. Ora come ora ne esistono solo due, ed è sicuramente una promessa non mantenuta. Ma un vero e proprio sequel, o titolo nuovo, non è mai stato promesso […]

La prima volta che ho avuto una discussione con qualcuno in merito a Half-Life 3, è stato durante lo sviluppo di Half-Life 2, ed è una cosa normale per gli sviluppatori. Stai lavorando su qualcosa e, nel frattempo, pensi al futuro della stessa. A volte ci si chiede ‘Cosa vogliamo creare?’, altre volte ‘Cosa ci precluderemo?’ ed è in un contesto del genere che sono nate diverse idee relative al futuro di Half-Life.”

“So che, nel tempo, ci sono stati diversi gruppi di persone che hanno iniziato a lavorare a un qualcosa, che speravano potesse diventare Half-Life 3. So anche che, sempre nel corso degli anni, alcuni di questi progetti hanno raggiunto diversi livelli d’interesse, tanto da raggiungere alcuni dei principali membri di Valve, Gabe Newell incluso. […]

Al tempo c’era gente che aveva lavorato ad Half-Life e gente che aveva finito Half-Life: Episode 2, e tutti si erano immaginati la direzione da seguire in futuro. Insieme ad essi c’era anche il gruppo di quelli che prendono le decisioni, e Gabe è il re in questo gruppo. Quando dice da dove soffia il vento, quest’ultimo soffierà da quella direzione. Se combatti questa cosa troppo a lungo, ti ritrovi fuori dai giochi, giustiziato o esiliato.”

“Sicuramente molte cose cambiarono in casa Valve. L’Orange Box era stato lanciato e aveva avuto il suo successo; qualcuno a cui interessava Team Fortress; qualcun’altro che stava lavorando nuovamente a Counter Strike; altri che lavoravano su altri giochi, dai quali nacque DOTA 2; la Steam platfom; Left for Dead; Portal 2; i team che si occupano dell’hardware. Insomma una gran mole di progetti sui quali si stava lavorando, e tutti erano più importanti del terzo episodio di Half-Life. C’era qualcosa in merito a questo terzo episodio, che a Gabe e alle altre persone di Valve, non sembrava convincere più di tanto. Alla fine lo lasciarono morire e le persone che avevano provato a dargli una vita, si ritrovarono a lavorare su altri progetti.”

Davanti a queste dichiarazioni, non possiamo far altro che rassegnarci, almeno per il momento, all’idea di vedere presto un nuovo episodio di Half-Life, non che prima avessimo chissà quante speranze in merito. Voi che ne pensate?