Insulti razzisti contro l’attrice di Cho Chang: la produzione di Harry Potter chiese il silenzio?

Katie Leung, interprete di Cho Chang nei film di Harry Potter, avrebbe ricevuto la richiesta di non rivelare alcuni insulti razzisti ricevuti. A rivelarlo è stata la stessa attrice, oggi trentatrenne, che ha spiegato come questa richiesta le sia stata fatta sul set della pellicola.

Gli insulti, è bene precisarlo, non sarebbero arrivati da personale del set o da altri membri del cast. Si tratterebbe di alcuni siti trovati sul web dalla giovane attrice, compreso uno dedicato unicamente a insultarla per la sua interpretazione nei film della saga e che criticavano in toni poco civili il suo casting.

“A un certo punto mi stavo cercando su Google, ed ero su questo sito, che era un dedicato al fandom di Harry Potter”, ha ricordato Leung. “Ricordo di aver letto tutti i commenti. E sì, c’era un sacco di robaccia razzista“.

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Leung si sarebbe quindi rivolta alle pubbliche relazioni della saga per ottenere supporto. Ma quanto le è stato detto non ha corrisposto alle sue aspettative. “Ricordo che mi dissero: ‘Guarda, Katie, non abbiamo visto questi siti web di cui le persone parlano. E sai, se ti viene chiesto, dì semplicemente che non è vero, dì che non sta succedendo”.

L’ex Cho Chang, all’epoca sedicenne, accettò quanto le venne detto. “Ho semplicemente annuito con la testa. Il mio pensiero era ‘Va bene, va bene,’ anche se l’avevo visto io stessa, con i miei occhi. Ero tipo, ‘Va bene, sì, dirò solo che è fantastico.'”

La giovane non ha specificato se la rischiesta sia arrivata dalle pubbliche relazioni o dalla produzione stessa. Tuttavia è da notare che alla richiesta di chiarimenti da parte di Entertaiment Weekly la Warner Bros sia rimasta in silenzio. Mentre vi scriviamo non sono emerse novità al riguardo, ma vi aggiorneremo nel caso emergano.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.