Il Covid-19 ferma l’avanzata dei Targaryen: HBO blocca le riprese di House of the Dragon

Pessime notizie per House of the Dragon, spin-off prequel di Game of Thrones: HBO ha dovuto fermare per riprese per colpa del Covid-19. Al momento non è chiaro chi sia stato colpito dalla malattia. Pare che la zona delle riprese interessata dai due riscontri positivi sia occupata al momento prevalmentemente dalla crew, anche se ancora alcuni membri del cast sono rimasti in zona. Secondo quanto riporta Deadline uno dei casi interesserebbe la troupe. Sarà nostra cura fornirvi maggiori dettagli nel caso dovessero emergere novità al riguardo.

Non è l’unica produzione messa al palo dalla pandemia in questo periodo. Anche Bridgerton è stata costretta a sospendere i lavori per alcuni casi di positività, così come il musical basato sul romanzo di Roald Dahl, Matilde.

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Riprese ferme: ma cosa sappiamo di House of the Dragon?

House of the Dragon racconterà la storia della dinastia dei Targaryen a Westeros, ed è ambientata 300 anni prima degli eventi narrati in Game of Thrones. I principali autori del progetto sono Ryan Condal e Miguel Sapochnik, un veterano di Game of Thrones, che ha diretto alcunidegli episodi più importanti dello show. George R R Martin, autore dei libri da cui sono tratti gli sceneggiati televisivi, sarà produttore esecutivo della serie.

Si tratta di uno dei sei progetti relativi a Game of Thrones che sono in lavorazione presso HBO, nei confronti dei quali c’è molta attesa. La saga di Game of Thrones è infatti stata amatissima dai fan, fino al finale molto divisivo che è stato accolto con decisamente poco calore. Riusciranno i nuovi progetti in sviluppo a riaccendere gli entusiasmi dei fan nei confronti del brand? È una scommessa che HBO non può proprio permettersi di perdere.

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.