Addio a Hugh Keays-Byrne: l’attore è morto all’età di 73 anni

Il mondo del cinema ha detto addio a Immortan Joe, l’attore britannico-australiano Hugh Keays-Byrne, morto all’età di 73 anni.

Keays-Byrne è venuto a mancare due giorni fa, ma la notizia del lutto è stata comunicata ieri. Il triste compito di diffonderla è spettato al regista Ted Geoghean, il quale ha anche voluto ricordare l’interprete del villain di Mad Max attraverso un breve messaggio di commiato su Twitter.

“Hugh Keays-Byrne, un eroe sconosciuto del cinema australiano, è morto all’età di 73 anni. Sono continuamente sbalordito dal fatto che abbia interpretato Toecutter, l’antagonista centrale di Mad Max del 1979, e Immortan Joe, il villain principale di Mad Max: Fury Road del 2015. Grazie per tutto l’intrattenimento, signore”. 

“A detta di tutti, Hugh Keays-Byrne, che si era formato alla Royal Shakespeare Company, era un essere umano assolutamente meraviglioso, che ha combattuto duramente per le questioni ambientali e umanitarie. Questa foto di lui all’inizio di quest’anno dice tutto”.

“Correrai per sempre, tutto lucente e cromato”.

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Come raccontato Keays-Byrne aveva un particolare primato, quello di aver partecipato alla prima pellicola di Mad Max e all’ultima, entrambe dirette da George Miller. Proprio con Miller avrebbe dovuto prendere parte anche a Justice League: Mortal, pellicola mai realizzata in cui avrebbe interpretato Martin Manhunter.

La sua interpretazione in Fury Road in particolare era stata lodata molto da critica e pubblico, riuscendo a fissare sullo schermo un villain entrato nell’immaginario popolare. Un’icona della cultura pop, che si è spenta prematuramente dopo una vita dedicata alla recitazione.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.