È polemica tra la serie Hunters di Amazon Prime e l’Auschwitz Memorial: ecco cosa è successo e la risposta dell’autore

È in corso una polemica tra la nuova serie di Amazon Prime Video, Hunters, e l’Auschwitz Memorial, secondo cui la serie starebbe facendo una pericolosa disinformazione su quanto avvenuto nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale.

La serie infatti ha come premessa la formazione di un gruppo di cacciatori, appunto, secondo cui alcuni importanti gerarchi del Terzo Reich sarebbero riusciti a scappare e si sarebbero infiltrati nella società occidentale.

In particolare, sotto il mirino della fondazione, c’è una scena della prima puntata della serie, in cui Meyer Offerman (Al Pacino) racconta a Jonah Heidelbaum (Logan Lerman) di una delle atrocità che lui e la nonna di Jonah hanno visto nei campi. Uno dei soldati nazisti aveva organizzato una partita a scacchi tra lui e uno dei prigionieri, un professionista degli scacchi ebreo.

hunters auschwitz polemica

Per giocarla, si sono serviti di altri prigionieri, spogliati del tutto e barbaramente uccisi quando la loro pedina veniva estromessa dal gioco. Si tratta di un tipo di violenza che non trova riscontri nelle testimonianze storiche, da cui il fastidio dell’Auschwitz Memorial:

“Auschwitz è stato pieno di dolori e sofferenze terribili documentate dai sopravvissuti. Inventare una partita di scacchi umani fittizia per Hunters, non è solo pericoloso, folle e caricaturiale. Ma fa il gioco dei futuri negazionisti. Noi onoriamo le vittime preservando l’accuratezza dei fatti”.

L’Auschwitz Memorial ha anche approfittato dell’occasione per ricordare, in risposta alla domanda di un utente, che sono aperti per offrire delle consulenze storiche a giornalisti, scrittori, registi e artisti in generale.

Non si è fatta attendere la risposta dell’autore, che ha pubblicato un documento in cui spiega che Hunters è in parte ispirato dalle storie che gli raccontava sua nonna su Auschwitz, e che la serie è ispirata ad eventi reali, ma non è un documentario. E anche se la scena degli scacchi è pura finzione, resta una rappresentazione del sadismo e della violenza che i nazisti hanno attuato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Polemica chiusa?

(Fonte: TV Line, Comic Book)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.