Chiamata alle armi di Zack Snyder: guardare e far guardare Justice League per avere i sequel

Guardare e far guardare la nuova versione di Justice League: questo l’appello lanciato da Zack Snyder per avere i sequel del suo film. La questione dei seguiti della Snyder’s Cut è aperta. C’è chi, dopo il successo ci critica e pubblico ottenuto da questo film, prevede anche un vero e proprio “Snyderverse” della DC, di cui il film del regista sarà il nucleo.

Al riguardo lo stesso filmmaker aveva affermato a inizio settimana qualcosa in tal senso. Un’affermazione “never say never” su un possibile Justice League 2 firmato Zack Snyder.

“Dico sempre: cos’è più probabile? Che Warner Bros. mi chieda di fare un sequel di Justice League? O che vadano a riesumare un film vecchio di tre anni, spendano milioni di dollari per riportarlo alla mia visione originale, e poi lo facciano uscire? Credo che il sequel sarebbe stato uno scenario decisamente più plausibile di quello che invece è successo. Per cui credo che alla luce di questo, chissà cosa c’è da attendersi dal futuro?”

justice league sequel

Volete un sequel di Zack Snyder’s Justice League? “Guardatelo e fatelo guardare”

Oggi il regista è stato più specifico su cosa sia necessario fare per avere un sequel del suo Justice League. A un fan che, sulla piattaforma Vero, gli ha chiesto se ci siano speranza di avere una nuova pellicola (“Devo sapere se ci sono ancora speranza: stiamo ancora lottando?“) il regista ha risposto come segue “Guardatelo e fatelo guardare“. Un chiaro invito ad aumentare la popolarità della pellicola, la sua diffusione e quindi il suo successo. L’unico metodo con cui può essere possibile, nel mondo del cinema, il progetto di un nuovo film.

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Una vera e propria chiamata alle armi quella di Snyder, che invita i fan a supportare la sua opera. Riuscirà a portare al cinema un nuovo Justice League? Pare proprio che stia ai fan deciderlo.

(fonte: ScreenRant)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.