Ellie non cambierà identità sessuale nella serie TV di The Last of Us

La notizia che The Last of Us diventerà una serie tv ha portato con sé curiosità e timore da parte dei fan. Riuscirà questo prodotto di HBO a rispetttare i contenuti del gioco di Naughty Dog?

Uno dei punti più “spinosi” riguarda l’identità sessuale della giovane protagonista, Ellie. La sua omosessualità ha causato diverse reazioni da parte dei giocatori, tra chi ovviamente ha visto la scelta come un tributo al “Politically Correct” e chi invece ha apprezzato la coraggiosa scelta dello sviluppatore.

A tale proposito ha detto la sua anche Craig Mazin, sceneggiatore della serie, il quale ha promesso che resterà fedele alla caratterizzazione di Ellie. Non ci saranno quindi cambiamenti nelle sue preferenze sessuali dal gioco alla serie televisiva.

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Mazin è noto per aver diretto Chernobyl, una delle serie di maggiore successo della scorsa stagione televisiva. Accanto a lui avrà un ruolo di spicco anche Neil Druckmann, vicepresidente di Naughty Dog, il quale potrebbe supervisionare la stesura dello script.

Neil Druckmann è senza dubbio il miglior narratore nel mondo dei videogiochi e The Last of Us è il suo lavoro più gramde”, ha dichiarato Mazin in una nota rilasciata giovedì. “Avere la possibilità di adattare questa straordinaria opera d’arte è stato un mio sogno per anni. Per me è un grande onore farlo in collaborazione con Neil.”

“Quando mi sono seduto per la prima volta a parlare con Craig sono rimasto colpito dal suo approccio alla storia, dal suo amore e dalla sua profonda comprensione di The Last of Us”, ha dichiarato Druckmann. “Con Chernobyl, Craig e HBO hanno creato un capolavoro teso, sconvolgente ed emotivo. Non riuscivo a pensare a un partner migliore per dare vita alla storia di The Last of Us come serie Tv”.

(fonte: ScreenRant.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.