La serie Tv inizierà la produzione dopo il lancio di The Last of Us: Part II

Emergono nuove informazioni sulla serie TV di The Last of Us, relative al momento in cui verrà lanciata la produzione dello show.

Lo stesso Craig Mazin, sceneggiatore scelto come showrunner di questa nuova serie, ha rivelato quando inizieranno i lavori. La data è fissata a dopo il lancio di Part II, seguito delle avventure di Ellie.

“Non possiamo iniziare subito perché stanno ancora finendo il secondo gioco. Lo scaveremo per intero, molto seriamente e molto presto”, ha svelato Mazin nel corso di un podcast.

Mazin, già showrunner di Chernobyl, ha promesso che la serie tv sarà quanto più fedele possibile al gioco. Per esempio non verranno fatti cambiamenti significativi sul personaggio di Ellie (ve ne avevamo precedentemente parlato qui). Al contempo Neil Druckmann, vice presidente di Naughty Dog, ha avuto modo di annunciare alcune delle donne che prenderanno parte dalla nuova serie.

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Druckmann, ricordiamo, avrà un ruolo importante nella stesura dello sceneggiato. A tale proposito Mazin ne ha lodato la presenza.

“Neil Druckmann è senza dubbio il miglior narratore nel mondo dei videogiochi e The Last of Us è il suo lavoro più gramde”, ha dichiarato Mazin in una nota. “Avere la possibilità di adattare questa straordinaria opera d’arte è stato un mio sogno per anni. Per me è un grande onore farlo in collaborazione con Neil.”

“Quando mi sono seduto per la prima volta a parlare con Craig sono rimasto colpito dal suo approccio alla storia, dal suo amore e dalla sua profonda comprensione di The Last of Us”, ha dichiarato Druckmann. “Con Chernobyl, Craig e HBO hanno creato un capolavoro teso, sconvolgente ed emotivo. Non riuscivo a pensare a un partner migliore per dare vita alla storia di The Last of Us come serie Tv”.

(fonte: ComicBook.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.