L’Esorcista: il remake di Blumhouse dello storico film horror potrebbe aver trovato il suo regista in David Gordon Green, regista di Halloween

Già ad Agosto fu annunciato da Blumhouse un remake de L’Esorcista, uno dei capisaldi dell’horror, ma da allora non si è saputo praticamente nulla del progetto, se non che il regista del film originale, William Friedkin, non sarebbe stato coinvolto: adesso finalmente abbiamo quello che con tutta probabilità sarà il nome del regista del film, ossia David Gordon Green.

Si tratta di un nome che farebbe felici molti fan dell’horror, dato che è il regista di Halloween del 2018, che pure fu un grande successo sia ai botteghini, sia a livello di critica. 

Tra l’altro lo stesso Halloween è stato prodotto dalla Blumhouse, che quindi ha già rapporti consolidati con il regista. Il film all’epoca guadagnò 255 milioni di dollari in tutto il mondo, piazzandosi al secondo posto nella classifica dei migliori weekend d’apertura per un film horror di quell’anno.

l'esorcista sequel

Come dicevamo, il film del 1973 è un assoluto cult del cinema horror, e ancora oggi è considerato uno dei film più importanti del genere, anche per i suoi contenuti visivi, che all’epoca generarono diverse controversie. L’Esorcista fu il primo film horror ad essere candidato all’Oscar per il miglior film, guadagnando peraltro dieci nomination in totale.

È stato inoltre il film horror vietato ai minori di maggior successo, fino all’arrivo del remake di It nel 2017. Il film, insieme ai suoi quattro sequel, ha guadagnato un totale di 520 milioni di dollari ai botteghini.

L’ultimo film della serie è arrivato nell’ormai lontano 2005. Adesso la notizia di un nuovo sequel, con un regista che potenzialmente potrebbe riportarla ai fasti di un tempo.

Voi che ne pensate? Vi piacerebbe David Gordon Green al timone del film? Sarà il nome giusto per risollevare la storica saga?

(Fonte: Comic Book)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.