Non per mettervi ansia, ma il Natale si avvicina e tutto intorno a noi vuole ricordarcelo. Perfino su Netflix e al cinema iniziano a essere proiettati film che di certo non ci aspetteremmo di veder uscire fin dal ponte di Halloween: parliamo ovviamente de Lo schiaccianoci e i Quattro Regni, uno degli ennesimi live action di casa Disney che traspone su schermo una rivisitazione molto libera del balletto scritto da ฤajkovskij e del racconto Lo schiaccianoci e il re dei topi di E. T. A. Hoffmann. La storia del giocattolo di legno e di Clara รจ stata giร trasposta piรน volte in adattamenti cinematografici ma, dopo il nostro viaggetto a Lucca Comics and Games 2018, abbiamo pensato di proporvi anche la splendida versione a fumetti che abbiamo trovato presso la casa editrice Kleiner Flug. Un volume di sole 48 pagine che perรฒ racconta in maniera fedele la vera storia dello Schiaccianoci, attraverso i simpatici disegni di Corinna Braghieri.
Per chi non conoscesse esattamente la storia originale di questo classico, facente parte ormai della tradizione natalizia, il fantomatico Schiaccianoci viene regalato per Natale a Clara dal suo padrino Drosselmeier ma, litigando col fratellino piรน piccolo, allo Schiaccianoci si rompe un braccio e Clara, triste, lo cura e lo porta a letto con sรฉ. Durante la notte, lo Schiaccianoci prende vita e, insieme ai soldatini di piombo del fratellino di Clara, cerca di difendere la ragazzina dal malvagio Re topo, dalle fattezze mostruose, che vuole vendicarsi sul giocattolo. Clara, svegliandosi per il frastuono, si accorge della battaglia in corso e interviene per difendere lo Schiaccianoci ma subito dopo ricade addormentata. In seguito, ricevendo da Drosselmeier il giocattolo riparato, Clara udirร la storia che si cela dietro lo scontro di quella notte. Cosรฌ, a metร tra il sogno e la realtร , la ragazza visiterร il Regno dei dolci dal quale proviene lo Schiaccianoci e infine lo aiuterร a sconfiggere il Re topo.
La storia, dunque, รจ piuttosto diversa da come ci viene proposta da Disney ma, lasciando da parte lโadattamento cinematografico, quello fumettistico invece ricalca praticamente in ogni aspetto il racconto originale: la sua brevitร , la crudeltร di alcuni eventi e, soprattutto, lโatmosfera onirica.
Un racconto cosรฌ breve รจ difficile da adattare in formati come il film o il fumetto, che naturalmente richiedono piรน spazio e studio per rendere al meglio ogni dettaglio. Lโautrice, in questo caso, sembra essersi lasciata ispirare maggiormente dallโestetica russa, complici probabilmente le origini del compositore delle musiche del balletto: gli abiti dei personaggi e il Regno di Dolciumia assumono cosรฌ un aspetto opulento, perfino in versione dolcetto, con panna montata a fare da tetto a colonne e mura di pan di zenzero, alberi dalle chiome cioccolatose, neve di zucchero filato e un lago di succo dโuva. Tutto del regno รจ cosรฌ dolce ed invitante da far quasi dimenticare le pagine dai colori intensi e oscuri nelle quali compare il Re topo. Sono queste le scene piรน inquietanti e che infatti vennero escluse dal balletto per la loro crudezza, anche se nel fumetto sembra vogliano trasmettere piรน che altro la sensazione di trovarsi in un incubo. Ed effettivamente Clara non sa se quel che sta vivendo si tratti di unโorribile fantasia dovuta ai racconti del signor Drosselmeier, sentiti prima di addormentarsi, o se invece sia solo lโamara realtร . Eppure, nonostante ciรฒ, la favola puรฒ concludersi come tutte le altre, con un finale felice nel quale trionfano la giustizia e lโamore, in stile La Bella e la Bestia, grazie al sentimento incondizionato di Clara per lo Schiaccianoci.
Lโalbo, come dicevamo, conta di sole 48 pagine ma, essendo di grandi dimensioni, le vignette trovano lo spazio che necessitano, tanto da permettere di tanto in tanto illustrazioni a pagina intera e ben quattro pagine dedicate alla storia dello Schiaccianoci e della principessa Pirlipat, da cui si origina anche lโostilitร del Re topo. Le pagine in cui lo Schiaccianoci e Clara fanno il loro ingresso nel Regno dei dolci riprendono alcune delle parti piรน famose del balletto di ฤajkovskij e sono, infatti, le piรน belle del fumetto per colori, atmosfera e layout delle vignette. Lโunica pecca รจ che i disegni, seppur cerchino di riprodurre un effetto acquerello delicato, purtroppo risultano male su carta a causa della loro natura digitale, specialmente nelle parti piรน scure nelle quali non si distinguono bene i dettagli. Tuttavia, il design dei personaggi รจ simpatico e fiabesco, come dovrebbe essere, e perciรฒ lo stile dellโautrice ben si adatta al racconto scelto.
La storia, insomma, รจ molto semplice nella sua struttura e per questo consente di essere reinterpretata ancora oggi in diversi modi. Quella di Corinna Braghieri รจ una versione senza edulcorazioni del racconto originale, nella quale รจ comunque evidente il contributo personale dellโautrice, il che rende questo fumetto una piacevole piccola perla nel mare del Lucca Comics, perfetta anche per un pensiero natalizio per qualche nipotino lettore!