Tra tutti gli eroi, i villain e gli antieroi del multiverso, nessuno è più katzuto di Lobo, l’ultimo czariano.

Prendete tutti gli eroi degli anni ’80 e ’90, soprattutto quelli più iconici, mischiateli con del buon Heavy Metal, grosse quantità di sangue e un pizzico di humor nero, ed ecco che salta fuori Lobo, il cacciatore di taglie intergalattico che fa sembrare Deadpool un personaggio per bambini.

L’Uomo, così si definisce lui quando parla di sé in terza persona, è un supertizio che ha sempre riscosso un grande successo tra gli amanti dei fumetti DC Comics, con la sua sfacciataggine, il suo modo di parlare molto volgare e particolare e il suo essere completamente fuori dagli schemi di qualsivoglia regola morale. Pensate che persino il compianto Stan Lee dichiarò che Lobo era il suo personaggio preferito della Distinta Concorrenza. Dopotutto, tra due personaggi definiti “l’Uomo” ci si intende bene.Lobo

Ma perché oggi siamo qui a parlare di Lobo? Semplice, quest’anno, mentre la Marvel scala le classifiche cinematografiche con Avegers Endgame, la DC, sulla sua piattaforma di streaming DC Universe, tira fuori una serie tv dietro l’altra che purtroppo da noi non arrivano, o almeno non per vie legali. Solo quest’anno siamo arrivati a ben cinque nuove serie basate sui suoi personaggi, e non abbiamo contato le nuove stagioni. Comunque, nella seconda stagione di Krypton, ecco che che vediamo apparire il nostro Uomo, interpretato da Emmett J. Scanlan, e in concomitanza, arriva anche l’annuncio dell’inizio della produzione di una serie spin-off a lui dedicata.

Lobo, le origini dell’ultimo czarniano

Partiamo dalle basi. Lobo nasce sul terzo numero di Omega Man nel 1983, creato dalla penna di Roger Slifer e dalle matite di Keith Giffen. La prima versione dell’Uomo lo vede come un alieno velorpiano, ultimo sopravvissuto della sua razza dopo che questa era stata sterminata dagli alieni Psion. Lobo non era altro che un personaggio nato come parodia, che riprendeva tutte le caratteristiche di quegli eroi che ai tempi erano più popolari (lui li definirebbe “i mascelloni”) e le distorceva con la sua maleducazione, l’ultraviolenza e il linguaggio volgare. Il successo fu immediato e dopo essere comparso su Justice League International dove abbandona il costume dai colori sgargianti delle origini e indossa quello che sarà il suo classico look da motociclista, si guadagnò una miniserie tutta sua: Lobo, l’ultimo czarniano.

In questa mini vengono modificate le origini del personaggio creando la sua versione definitiva. Lobo diventa quindi l’ultimo alieno del pianeta Czarnia, abitato da una razza pacifica e dotata di straordinari poteri, tra i quali l’immortalità. Nonostante questo piccolo ostacolo, Lobo inizia a studiare un agente patogeno in grado di uccidere gli czarniani e, per noia, stermina l’intero pianeta. Il genocidio però non riesce a saziare la sua sete di sangue, quindi Lobo prende una motocicletta spaziale e inizia a vagare nello spazio, lavorando come cacciatore di taglie.Lobo

Lobo ha sempre avuto moltissime serie e miniserie, ed è comparso come comprimario in molti super gruppi, buoni o cattivi che fossero. Una sua versione ringiovanita dalla magia, Lil’Lobo, è stato che un membro della Young Justice. La vera forza di Lobo era, ed è, nel caos e nelle assurdità delle sue storie, che nonostante raggiungano il limite del ridicolo, sono state sempre gestite con intelligenza. L’Uomo diede la caccia ai peggiori personaggi della galassia, come la sua maestra delle elementari, sopravvissuta al genocidio, o Babbo Natale, in una delle storie natalizie più violente di sempre. Una volta ottenne anche un anello da Lanterna Rossa, ma lo portò al collo senza utilizzarne il potere, per fortuna del multiverso. Alan Grant lo rese anche un vero e proprio supereroe nelle “Nuovissime avventure nonviolente di Superbo”.

Ma quando katzo è forte Lobo?

Visto che Lobo è una parodia degli eroi più forti e popolari, non poteva di certo avere dei miseri poteri di classe media. L’Uomo infatti è immortale, può rigenerare sé stesso quante volte vuole anche partendo da una singola particella, e questo li permette anche di creare infiniti cloni di se stesso, potere molto forte ma che può anche sfuggire al suo controllo, come quando generò una versione di sé più cattiva e violenta che tentò di conquistare l’inferno. Lobo possiede anche la superforza, nonostante vada in giro con enormi quantità di armi da fuoco e la sua catena uncinata, e la sua forza è tale da permettergli di tenere testa anche Superman. Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, possiede anche un radar mentale, che gli permette di inseguire una preda da una capo all’altro della galassia a bordo della sua moto spaziale.Lobo

Ovviamente tutti questi poteri vengono usati al solo scopo di diffondere il verbo della violenza e del caos, rivolta sia contro i nemici ma anche contro i pochi alleati se necessario o sotto il giusto compenso. C’è una sola eccezione che ferma Lobo dal suo continuo massacrare cose: i delfini spaziali. Lobo adora i delfini spaziali si prende cura di loro e del loro habitat e non gli torcerebbe mai una pinna. Non si può dire lo stesso nei confronti di chi prova a far loro del male. Una volta l’amore per i delfini lo ha portato anche a diventare vescovo di una chiesa di un dio a forma di delfino.

Si può uccidere un immortale?

La risposta a questa domanda è si. E la DC, fiera della sua potenza, lo dimostrò quando introdusse un nuovo Lobo nel reboot conosciuto come New 52. Di punto in bianco, davanti al Lobo metallaro, compare un Lobo emo che lo decapita, e dichiara di essere lui il vero Lobo, con grande incredulità da parte dei fan. La nuova serie di questo Lobo comunque non durò a lungo, visto che praticamente era odiato da tutti. Era talmente detestato che si beccò il nomignolo di “Twilight Lobo”.Lobo

La DC per fortuna si rese conto del super errore che aveva commesso presentando la versione snob e fighetta di Lobo, e con la Rinascita dell’universo DC classico, tornò anche il vecchio e amato Lobo metalhead. L’ironia intorno a Twilight Lobo però ancora oggi vaga nell’aria. Nel numero 12 di Hal Jordan e il Corpo delle Lanterne Verdi (Rinascita), nel corso di una battaglia tra gli eroi, la Lanterna Arancione Larfleeze e Brainiac, Guy Gardner afferra da una mensola una delle teche di vetro in cui Brainiac conserva le sue collezioni e all’interno viene mostrato proprio il Lobo versione New 52. Nella scena, Guy sta per lanciare il contenitore come un’arma, ma Hal Jordan lo ferma per non correre il rischio di liberare il personaggio intrappolato, facendogli notare che alcune cose è meglio lasciarle dove si trovano, sullo scaffale.

Dopotutto il Lobo che vogliamo è un personaggio sporco, senza morale, che vive di splatter e oscenità varie. Tutte cose che probabilmente moriranno all’interno della sua serie tv, anche se per ora preferiamo incrociare le dita e sperare in una rappresentazione fedele, ultraviolenta e disgustosa del nostro amato Uomo.

Mattia Alfani
Nato a Pescara nel'94 e diplomato in sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics, dice di essere un grande appassionato di fumetti, videogiochi, cinema e serie tv, ma in realtà adora tutto ciò che è in grado di raccontare una storia, anche un semplice sasso. Ancora meglio poi se queste storie sono fantasy, horror o supereroistiche. Attualmente è alla ricerca della sua strada, saltando tra un università e l'altra, e nel frattempo da sfogo alle sue passioni scrivendone e condividendole su internet. Il suo modello di riferimento è il Dottore. Critico di natura ma non di professione, vorrebbe un mondo tutto suo, ma per ora si accontenta di quelli nei fumetti.